Il mio vuole essere un contributo alle dinamiche in atto in Europa. Sviluppo, sostenibilità, rapporti EST-OVEST, integrazione, allargamento, multietnicità ... sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affrontiamo. Si tratta di farlo con logica, coerenza, per un futuro comune migliore.
sabato 18 dicembre 2010
Thaci un criminale? ma va ......
martedì 30 novembre 2010
Elezioni in Moldova. Nulla cambiato ?
venerdì 12 novembre 2010
Bosniaci e albanesi: fine dei visti per l'UE
mercoledì 10 novembre 2010
Rivoluzione di Ottobre ? bah .....
giovedì 28 ottobre 2010
L'UE apre la porta alla Serbia. O solo la socchiude ?
Forse c'e' stato un po' troppo ottimismo nella stampa italiana in questi giorni circa le aperture UE alla Serbia. Di fatto, nonostante il passo indietro di Belgrado sull'indipendenza del Kosovo, i ministri degli esteri hanno si' sbloccato d'iter della domanda di adesione che ora potra' passare alla Commissione europea (e indicato nel 2016 la possibile data), ma i successivi negoziati rimangono comunque condizionati dalla cattura di Mladic, cosi' come dimostrato dalla conferma della posizione olandese, il cui governo reputa pregiudiziale questa cattura e la consegna al Tribunale dell'Aia.
Di fatto, si potrebbe parlare di un continuato irrigidimento (l'apertura in questione appare debole e la Commissione continua ad avere le mani legate), proprio mentre in Serbia appare elevato il desiderio di entrare nell'UE. Ma non nella NATO, in ricordo degli ancor freschi bombardamenti del 1999. Non si vorra' forse punire questa pregiudiziale serba ?
lunedì 25 ottobre 2010
Presentazine del Dossier caritas/Migrantes 2010
lunedì 18 ottobre 2010
La Belorussia alla ricerca di petrolio "diversificato"
martedì 12 ottobre 2010
Nulla di nuovo in Bosnia
In Occidente si è anche sottovalutata una delle norme della politica (o peggio, la si è ignorata), cioè che il controllo del territorio è potere (e viceversa). E' quindi naturale che sia forte la resistenza alla richiesta di riforme richieste dalla comunità internazionale, riforme volte a un "naturale" riequilibrio dei poteri a favore dei poteri istituzionali centrali di Sarajevo. Naturale da un punto di vista della logica politica di un paese "normalizzato" ma assolutamente contro gli attuali poteri forti locali.
Il voto d'inizio ottobre inoltre rispecchia lo scetticismo della popolazione, la sfiducia per certe proclami e promesse ripetuti in questi anni ma che non riflettono la realtà (spesso problematica) del quotidiano. Superata ormai l'idea di un paese comune e riunificato, ancora sostenuta da una minoranza di politici e persone riconducibili ad ambienti bosniaci riformisti di tipo occidentale ma con scarso appiglio sull'opinione pubblica, la gente è stufa, per lo più non vota o fa riferimento alle strutture politiche etniche. E latita persino la fiducia nei confronti dell'Europa.
venerdì 24 settembre 2010
Aggiornate le previsioni per lo scenario energetico UE al 2030
giovedì 23 settembre 2010
Elezioni in Bosnia Erzegovina. Alla ricerca di una difficile stabilizzazione politica
martedì 21 settembre 2010
Pubblicato l'EUROSTAT Yearbook 2010
mercoledì 15 settembre 2010
Prossimo l'avvio dei lavori per il Nabucco
martedì 14 settembre 2010
A quando una soluzione sul nome della Macedonia ?
venerdì 10 settembre 2010
Moldova, tutto come prima ?!?!
lunedì 30 agosto 2010
Cala la fiducia nelle istituzioni UE, ma queste restano comunque un riferimento per il cittadino
venerdì 27 agosto 2010
Rom "rimandati" a casa dalla Francia. Nonostante le politiche UE
giovedì 19 agosto 2010
Monasteri a rischio
mercoledì 18 agosto 2010
Tirrenia. Quale futuro?
lunedì 16 agosto 2010
L'Europa riparte. E noi ? previsti ancora tempi bui
venerdì 6 agosto 2010
La Fiat delocalizza in Serbia? "nema problema"... o no?
La Fiat delocalizza in Serbia? Nessuna sorpresa, lo sta facendo da decenni, alla ricerca di mercati meno costosi (Brasile, Polonia e Serbia, appunto), e del beneficio di aiuti e agevolazioni statali. Piuttosto, sarebbe da valutare se questa operazione rientra nella politica auspicata dal sistema economico/produttivo nazionale; sono ormai mesi che si ripetono convegni in cui esponenti di governo e delle associazioni di imprenditori auspicano nuove soluzioni per il rilancio dell'economia, puntando a un nuovo concetto di internazionalizzazione che preveda cooperazione produttiva, investimenti di capitale e di know-how, ICT, più attenzione alla produttività.... e allora, come la mettiamo con le scelte Fiat? Niente di nuovo sul fronte orientale, per l'azienda torinese....
sabato 24 luglio 2010
L'Aja sul Kossovo. rischio di conseguenze
venerdì 23 luglio 2010
Pristina era dalla parte della ragione
martedì 29 giugno 2010
Cresce la percezione della corruzione nei Balcani occidentali
lunedì 28 giugno 2010
Previsioni di forti incrementi dei prezzi agricoli nei prossimi decenni
venerdì 18 giugno 2010
Il voto in Slovacchia. Incerti nuovi equilibri
venerdì 11 giugno 2010
referendum costituzionale in autunno in MoldovaR
giovedì 3 giugno 2010
Rapporto La Cina nel 2010. Scenari e prospettive per le imprese
mercoledì 2 giugno 2010
Conferenza per i Balcani a Sarajevo
A Sarajevo si apre la Conferenza per i Balcani, meeting interministeriale al massimo livello di ministeri degli esteri dei paesi del SEE assieme a UE, USA, Russia, Turchia e Italia, quest'ultima promotrice dell'avvenimento. L'obiettivo e' di fare il punto e di rilanciare il processo di integrazione e adesione dei paesi sud-est europei. Ma il momento pare alquanto problematico, in una fase di stanca da entrambe le parti. Diversi membri UE, dopo gli allargamenti del 2004 e 2007 vedono con scetticismo il prossimo coinvolgimento dei questi paesi balcanici ritenuti ancora non pronti al passo e alle prese con molteplici problemi interni, sia di ordine politico che socio-economico con, in alcuni casi, gravi dissidi tra di loro. In questi casi, l'opinione pubblica interna sta effettuando una forte pressione, per lo piu' condizionata dalle difficolta' congiunturali e dall'ascesa delle forze nazionaliste e reazionarie. Da parte dei paesi orientali, la dimensione degli impegni da assumere nel processo di transizione legato all'adesione, le difficolta' interne incontrate negli ultimi anni, e per ultimo la crisi internazionale che ha avuto profonde ripercussioni sui loro sistemi, hanno fatto si' che si evidenziassero in primis quanto non fatto assieme alle ripetute incapacita' o reticenze.
I problemi sul tavolo sono molti, alcuni di difficile soluzione (se non, forse, in un quadro di adesione), le intenzioni ci sono ma le volonta' latitano da piu' parti. Sara' difficile ottenere dei risultati che vadano oltre a prevedibili impegni sulla carta, anche di fronte al necessario rinnovato impegno di prospettiva europea ormai sventolato come un cencio rosso davanti al toro. Con il rischio pero' che questi paesi si rendano conto di ritrovarsi nell'arena e non accettino di far la parte del toro ....
martedì 1 giugno 2010
Vertice dei presidenti balcanici. Accelerare l'integrazione UE
Allo stato attuale pare comunque difficile convincere tutti i paesi UE dell'opportunità di procedere quanto prima all'ultima fase di allargamento a Est... forse ce la farà nei tempi previsti solo la Croazia (con qualche mugugno ....).
domenica 30 maggio 2010
Le scelte ungheresi rischiano di destabilizzare il Centro-Europa
La decisione di fine maggio della nuova maggioranza nazionalista-popolare di Budapest di concedere la cittadinanza a tutte le persone di etnia magiara residenti nei paesi limitrofi ha destato accese reazioni nelle vicine capitali, con il rischio di acuire i rapporti già non sempre facili. In particolare, forte e’ stata la protesta da parte della Slovacchia, paese con una presenza di oltre 550 mila persone interessate dal provvedimento (il 10% della popolazione del paese), che ha denunciato la decisione ungherese che «costituirebbe un attentato alla sovranità della Slovacchia e una minaccia alla sicurezza europea e internazionale», minacciando, qualora fosse concesso il passaporto agli slovacchi di etnia magiara, di privarli della cittadinanza slovacca. In tal senso, il parlamento di Bratislava ha votato una legge destinata a entrare in vigore sin dal prossimo mese di luglio. Sinora non vi sono state ancora reazioni ufficiali da parte romena, paese in cui i magiari sono più di due milioni per lo più residenti nella regione della Transilvania soprattutto grazie alla presenza, nella maggioranza del movimento magiaro UDMR, ma situazione potrebbe aggravarsi qualora le forze nazionaliste romene dovessero alzare la loro voce di protesta.
sabato 29 maggio 2010
Il voto dei cechi. Socialdemocratici vincenti ma....
venerdì 28 maggio 2010
Forum economico BULGARIA-ITALIA
A Sofia il 7 giugno 2010 si svolgera' il Forum economico “Bulgaria-Italia: insieme per uscire dalla crisi”, orgnizzato dall'ICE con la collaborazione dei Ministeri per gli affari esteri e dello sviluppo economico.
IO partecipero' quale rappresentante INFORMEST al Panel tecnico “I protagonisti della ripresa: mezzi e strumenti per il rilancio economico, per favorire gli investimenti, l’esportazione ed il commercio”.
Budapest approva la legge sulla cittadinanza ungherese "allargata"
Resta da vedere ora come reagiranno i paesi confinanti l'Ungheria con una forte presenza minoritaria; in particolare, la Slovacchia è già sulla via di adottare contromisure restrittive destinate a "punire" i suoi cittadini che chiederanno anche il passaporto ungherese.
lunedì 17 maggio 2010
Presentazione libro Le multinazionali del mare
Nella sala Tessitori della Sede della Regioni FVG di piazza Oberdan, venerdi' 21 maggio, alle ore 17.00, viene presentato l'ultimo libro del prof. Sergio Bologna su "Le multinazionali del mare". L'autore verra' introdotto dal prof. Vittorio Torbianelli, docente di economia dei trasporti all'Universita' di Trieste.
lunedì 10 maggio 2010
Vigilia delle elezioni a Praga. Nuovi equilibri?
Disoccupazione al 10% nell'UE
martedì 4 maggio 2010
TITO 1980-2010
Per oltre 30 anni la Iugoslavia è stata una realtà, uno stato stabile seppur con molte contraddizioni; con la sua scomparsa si sono aperte le porte dell'inferno, oggi non ancora del tutto richiuse.
Nuovo Report della Commissione del Mar Nero
sabato 1 maggio 2010
martedì 27 aprile 2010
La crisi è in via di soluzione. Eccessvo ottimismo del FMI?
Queste sono le parole ufficiali del FMI. Ma è relamente così? siamo in grado di poter affwermare che la ripresa è ormai in atto? si tratta di un eccesso di ottimismo o il tentativo di dare un'immagine meeno fosca della situazione, una sorta di disinformacija del quadro economico mondiale?
lunedì 26 aprile 2010
L'UE aumenta i suoi finanziamenti a sostegno del Millenium Development
venerdì 23 aprile 2010
l'ISDEE chiude definitivamente
Oggi alle 13.00 ha definitivamente chiuso la sua esistenza l’ISDEE (Istituto di studi e documentazione sull’Europa comunitaria e l’Europa orientale). Sono trascorsi ben 41 anni per questo piccolo istituto di Trieste di Corso Italia 27, durante i quali si è cercato di diffondere la conoscenza dapprima “dell’oltre Cortina di ferro”, poi delle nuove realtà post-comuniste che si andavano delineando alle nostre porte orientali. Posto in una posizione privilegiata, proprio ai margini est europei, e tuttavia penalizzato dal suo decentramento geografico dai centri politici decisionali. Per di più, al supporto finanziario regionale, indispensabile per la sua sopravvivenza in questi anni, non sempre ha fatto da contralto l’interesse delle stesse amministrazioni regionali e locali, spesso marginale e talvolta solamente se indotto, nonostante anch’esse siano state chiamate, soprattutto dopo il 1989, a svolgere un ruolo “di ponte” con le realtà dell’Europea orientale, confermando le difficoltà storiche del Sistema Italia, sia a livello nazionale che locale, di svolgere quelle attività di analisi e di intelligence sia economiche che sociali e politiche, propedeutiche allo sviluppo ottimale delle relazioni e al suo posizionamento internazionale.
Dal 1o gennaio 2008 L’ISDEE era stato assorbito da INFORMEST (Agenzia per la cooperazione economica internazionale) di Gorizia e il suo gruppo di lavoro e ricerca aveva mantenuto le sue specificità e la sua sede in Trieste quale area decentrata. Dal 1o maggio 2010 anche quest’ufficio viene chiuso e iI gruppo di ricerca, composto da un ristretto numero di persone con diverse specializzazioni scientifiche e linguistiche, viene trasferito alla sede di Gorizia e destinato a nuove attività del campo progettuale.
mercoledì 21 aprile 2010
3a Conferenza sul Danubio. Il fattore ecologico
Il 26 aprile nuovo Convegno a Gorizia sulla Piastra logistica dell'Alto Adriatico
Lunedi' 26 aprile alle ore 15.00, presso la Conference Hall del Polo universitario di Gorizia, si svolgera' il convegno "la funzione internazionale del sistema portuale del Friuli Venezia Giulia", organizzato da ISTIEE, dalla Facolta' di architettura di Trieste e dalla facolta' di giurisprudenza di Udine e Unicredit Logistics.
Si tratta di una nuova occasione per discutere del progetto di piattaforma logistica avanzata da Unicredit che, se realizzata, potrebbe trasformare radicalmente l'area orientale del Nord Adriatico e attrarre un volume consistente di merci al punto da far diventare il nuovo polo un portale a livello europeo per il Centro-Europa. Ma molti sono i dubbi, le perplessita' e i rischi di fattibilita' per un simile progetto, mentre crescono in maniera esponenziale la pressioni politiche affinche' il progetto venga allargato a tutto il Nord-Est e la concorrenza di altri terminali portuali regionali (in primis Venezia).
lunedì 12 aprile 2010
L'estrema destra in ascesa: un pericolo per l'Europa
Ci preoccupiamo molto della crescita della Lega (e facciamo bene) ma non facciamo molta attenzione a quanto stia succedendo attorno a noi. Nei paesi vicini, e in particolare nei nuovi stati membri (ma non esclusivamente, vedi la Francia, la Germania e l'Olanda), non solo la destra nelle sue varie forme e' al potere, e' questo e' il risultato di un giusto gioco democratico, ma le forze reazionarie non-democratiche (scioviniste, nazionaliste, antisemite) sono in altrettanto forte crescita (se non presentano addirittura dinamiche superiori). L'esempio e' l'ultimo voto di questo fine settimana in Ungheria. La loro espansione appare preoccupante poiche' ormai il loro peso parlamentare e sociale incide direttamente sulle politiche nazionali sociali, imponendo chiusure e forme di repressione nei confronti degli stranieri (ma anche delle minoranze interne). Un ulteriore elemento destabilizzante e' rappresentato dal loro forte anti-europeismo, nel tentativo di indebolire le istituzioni europee a favore di un ritorno dei localismi nazionali. Una pressione che, al di la' di non risolvere i pur rilevanti problemi sul piano territoriale, mina gli equilibri della nostra ancor debole UE. Ma gli organi istituzionali continuano a sottovalutare la situazione; c'e' da sperare che non se ne rendano conto troppo tardi, perche' altrimenti, invece di un'Europa allargata nel 2025 si ritroveranno solo dei cocci.
Meno nucleare sulle nostre teste...
Dunque, c’e’ stato l’accordo. A Praga firmano lo Start 2. E riducono le testate, appena 1.500 a testa. Arsenali vuoti ?? adesso mi sento veramente sicuro... soprattutto se penso a quei pochi missilotti esistenti un po' di qua e un po' di la', magari senza che nessuno lo voglia ammettere, stati canaglia (o meno) compresi. Un successo? forse, difficile dirlo. Ma allora, perche' non ridurre ulteriormente il loro numero? sarebbe stato un bell'atto di forza, magari reinvestendo poi quelle risorse nello sviluppo del nostro povero mondo malandato e pieno di magagne (e sono tenero). Qualcuno dira' che il sistema produttivo bellico e' fondamentale per l'economia di un paese (e di alcuni in particolare), ma lo sono anche altri settori (agricoltura, cultura .... l'innovazione nel suo toto). Insomma bisogna sapersi accontentare, perche' magari quei capitali potrebbero finire sullo sviluppo di altre armi. Stupendo.
domenica 11 aprile 2010
Seminario di lancio del progetto ITALBALK Italia-Serbia-Montenegro a Belgrado
venerdì 19 marzo 2010
Convegno sulla Piastra logistica dell'Alto Adriatico
martedì 16 marzo 2010
Chi decidera' sul futuro dei Balcani?
mercoledì 10 marzo 2010
La visione strategica energetica si focalizza sull'area del Mar Nero
La questione energetica si fa pressante ai confini orientali dell’Europa. Il Consiglio atlantico ha dapprima organizzato a fine gennaio 2010 una tavola rotonda sull’energia nucleare nella regione sud-est europea, con particolare attenzione alla sicurezza e agli investimenti necessari per il settore, quindi, ai primi di marzo un analogo incontro ha affrontato i problemi legati al trasferimento degli idrocarburi verso il mercato europeo, e in particolare la realizzazione del gasdotto Nabucco, di forte impatto strategico poiche’ permetterebbe all’UE di ridurre la sua attuale dipendenza dalle forniture russe. Con l’occasione, il Consiglio atlantico ha lanciato un forum energetico ed economico internazionale per l’area del Mar Nero che si terra’ in autunno 2010 a Istanbul.
venerdì 5 marzo 2010
International Desk per il Sud-Est Europa a Gorizia
giovedì 4 marzo 2010
Moldova-Transdnistria: si riparte?
lunedì 1 marzo 2010
La centrale nucleare bulgara si fara'
mercoledì 24 febbraio 2010
Boniciolli "scopre" che la politica frena il porto di Trieste
lunedì 22 febbraio 2010
Roma dispiega la sua politica energetica verso i Balcani
sabato 20 febbraio 2010
Nuovo percorso del South Stream? Bulgaria esclusa
domenica 14 febbraio 2010
Italy & South Eastern Europe Investment Forum a Verona
lunedì 8 febbraio 2010
Yanukovic. E ora?
mercoledì 3 febbraio 2010
Siamo oltre 500 milioni !
1, 2,3,4,5,6,7,8,9 ....... siamo in tanti... !!!!
Il 2010 è L'anno della lotta alla povertà e all'esclusione sociale
84 milioni di europei (il 17%) secondo Bruxelles sono a rischio povertà, ma con situazioni ancor più difficili a livello di singolo paese, in special modo tra i nuovi membri dove il problema interessa fasce molto più ampie della popolazione. Un ampio compendio statistico è stato prodotto per l'occasione da Eurostat: Combating poverty and social exclusion: a statistical portrait of EU.
lunedì 25 gennaio 2010
Prepariamoci. Il peggio è passato... o no?
lunedì 18 gennaio 2010
Dossier sulla donna nell'Est Europa
- Bilan de 20 années de transformation
- Femmes politiques, femmes en politique
- Travail et mobilisations
- Questions de femmes
- Figures littéraires et artistiques, parcours de femmes.