Il mio vuole essere un contributo alle dinamiche in atto in Europa. Sviluppo, sostenibilità, rapporti EST-OVEST, integrazione, allargamento, multietnicità ... sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affrontiamo. Si tratta di farlo con logica, coerenza, per un futuro comune migliore.
mercoledì 18 agosto 2010
Tirrenia. Quale futuro?
Nonostante il suo forte indebitamento (650 milioni €), come previsto dall'iter di liberalizzazione richiesto dall'UE, la Tirrenia aveva trovato un acquirente, una società Italo-greca (mista pubblico/privata siciliana/greca). Ma la Fintecna, ente pubblico che ne detiene la proprietà, ha improvvisamente deciso di annullare la gara gia' assegnata e di portarla al fallimento, con la prospettiva di future vendite di parti separate della compagnia (quelle più appetibili, magari affossando le altre in una bad comp.), sull'esempio di quanto avvenuto l'anno scorso con Alitalia. Una scelta da molti vista quale sgarbo verso i possibili acquirenti siciliani (una società regionale), in un momento di crescenti difficoltà nei rapporti stato-Regione autonoma. Di fatto, la Tirrenia svolge un indispensabile servizio pubblico di collegamento con le isole (beneficiando quindi di sovvenzioni dello stato), senza scordare il destino degli oltre 4.000 dipendenti, un numero già fortemente ridotto negli ultimi anni. Un servizio che non si puo' azzerare o spezzettare, con il rischio di penalizzare le realta' insulari italiane.
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