La Fiat delocalizza in Serbia? Nessuna sorpresa, lo sta facendo da decenni, alla ricerca di mercati meno costosi (Brasile, Polonia e Serbia, appunto), e del beneficio di aiuti e agevolazioni statali. Piuttosto, sarebbe da valutare se questa operazione rientra nella politica auspicata dal sistema economico/produttivo nazionale; sono ormai mesi che si ripetono convegni in cui esponenti di governo e delle associazioni di imprenditori auspicano nuove soluzioni per il rilancio dell'economia, puntando a un nuovo concetto di internazionalizzazione che preveda cooperazione produttiva, investimenti di capitale e di know-how, ICT, più attenzione alla produttività.... e allora, come la mettiamo con le scelte Fiat? Niente di nuovo sul fronte orientale, per l'azienda torinese....
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