Oggi alle 13.00 ha definitivamente chiuso la sua esistenza l’ISDEE (Istituto di studi e documentazione sull’Europa comunitaria e l’Europa orientale). Sono trascorsi ben 41 anni per questo piccolo istituto di Trieste di Corso Italia 27, durante i quali si è cercato di diffondere la conoscenza dapprima “dell’oltre Cortina di ferro”, poi delle nuove realtà post-comuniste che si andavano delineando alle nostre porte orientali. Posto in una posizione privilegiata, proprio ai margini est europei, e tuttavia penalizzato dal suo decentramento geografico dai centri politici decisionali. Per di più, al supporto finanziario regionale, indispensabile per la sua sopravvivenza in questi anni, non sempre ha fatto da contralto l’interesse delle stesse amministrazioni regionali e locali, spesso marginale e talvolta solamente se indotto, nonostante anch’esse siano state chiamate, soprattutto dopo il 1989, a svolgere un ruolo “di ponte” con le realtà dell’Europea orientale, confermando le difficoltà storiche del Sistema Italia, sia a livello nazionale che locale, di svolgere quelle attività di analisi e di intelligence sia economiche che sociali e politiche, propedeutiche allo sviluppo ottimale delle relazioni e al suo posizionamento internazionale.
Dal 1o gennaio 2008 L’ISDEE era stato assorbito da INFORMEST (Agenzia per la cooperazione economica internazionale) di Gorizia e il suo gruppo di lavoro e ricerca aveva mantenuto le sue specificità e la sua sede in Trieste quale area decentrata. Dal 1o maggio 2010 anche quest’ufficio viene chiuso e iI gruppo di ricerca, composto da un ristretto numero di persone con diverse specializzazioni scientifiche e linguistiche, viene trasferito alla sede di Gorizia e destinato a nuove attività del campo progettuale.
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