sabato 25 luglio 2009

2004-2007: l'ultima fase di allargamento ad Est

A cinque anni dall’ultima fase di allargamento (di fatto questa fase si è conclusa con l’adesione di Bulgaria e Romania tre anni più tardi) l’attenzione sui NSM dell’Europa orientale ha subito un drastico ridimensionamento. Alcuni sembrano "naturalmente" integrati nel sistema europeo, operando alla pari con gli altri paesi membri (alcuni hanno già avuto la presidenza semestrale UE), altri vengono ancora “visti” con un certo scetticismo. Molte sono tuttora le difficoltà incontrate da essi, in particolare sul piano politico. Tutti, seppur in varia misura, hanno evidenziato un certo rilassamento post-adesione, ritardando sugli impegni assunti con Bruxelles relativamente al recepimento dell’acquis comunitario ed accentuando i ritardi istituzionali e le trasformazioni settoriali a danno dei sistemi nazionali. Ma ancor più rilevante nella maggioranza di essi sono state le tensioni e istanze nazionalistiche ed autoritarie emerse, rimaste latenti per l’intero periodo pre-adesione ed emerse nella fase di normalizzazione ed europeizzazione. Spesso sono state la conseguenza di aspettative e rivendicazioni sociali disattese, legate anche a difficoltà macro-economiche della maggior parte dei paesi, che in una fase di forte espansione hanno evidenziato crescenti squilibri dovuti soprattutto alla scarsa capacità di controllo della spesa e alla differenziata dinamica dei flussi commerciali, con un eccessivo ricorso a crediti esteri. Difficoltà che sono ora emerse con la deflagrazione della crisi economico-finanziaria globale.

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