giovedì 26 maggio 2011

La Grecia a rischio default ? magari solo questo .....

L'ipotesi ventilata di un'uscita della Grecia dall'eurozona, ma che ormai trova riscontri nella stessa Bruxelles, rappresenterebbe una decisione sciagurata per il futuro non solo della moneta comune ma anche dell'intera Europa. Se per la Grecia si aprirebbe di fatto un baratro sul suo futuro (pensare di risolvere la crisi con un ritorno alla dracma e di ritornare alle ormai vecchie politiche di svalutazione a supporto dell'economia è perlomeno aleatorio) il sistema europeo vedrebbe sgretolarsi la sua unità e capacità di affrontare i problemi interni, con conseguente indebolimento dell'euro. Anche perché un'eventuale strappo di Atene spingerebbe ben presto anche Berlino su questa strada, insofferente per gli attuali freni allo sviluppo derivanti dalle difficoltà di altri paesi UE. Per non dire del segnale negativo dato ai nuovi membri ancora interessati ad adottare l'euro e a quei paesi est europei che sono ancora nel pieno del processi di integrazione. Un disastro; come tornare indietro di decenni, con il traballante sistema economico americano a sorridere e a godere dei nostri disastri.

martedì 24 maggio 2011

Crisi albanese senza fine

Ormai non è più solo un problema di chi vincerà per il municipio di Tirana e di chi sarà il successore di Rama; la lotta si è ormai radicalizzata su due versanti opposti, totalmente ideologizzati. Ogni programma politico è passato in secondo piano, se mai ancora esiste. Lo scontro è contro "l'altro", contro un avversario demonizzato a prescindere. Le folle vengono aizzate sfruttando vecchi legami sociali ed etnici con la/della base, nonché clientelari, che dalla caduta del regime comunista, invece di scemare, si sono fatti sempre più forti e ai quali si e' ricorso alla bisogna. Si comincia a percepire odore di scontro civile generalizzato, ciò che è stato appena evitato all'inizio dell'anno. Vorrei sbagliarmi, ma ci sono tutti gli elementi.
Le regole democratiche sono diventate un optional che pare trascurabile per i politici albanesi. Ciò che conta è il possesso del potere politico e l'annientamento dell'antagonista politico. Le necessità del paese - della sua capitale nello specifico - ...... beh, si vedrà.......
Il prevalere per pochi voti è ormai un fatto relativo; prima un pugno di preferenze per il sindaco uscente, il socialista Rama, poi - pare un favore dell'urna per il rappresentante della destra e fedelissimo di Berisha Basha, a seconda di schede elettorali prima sparite - poi riapparse, schede bianche o nulle rivalutate ..... È un gioco "sporco" di spostamento di pedine a seconda degli interessi di parte. Nulla più, ma a danno della società albanese.
Nulla sarà come prima, difficile se non arduo recuperare fiducia ed equilibri politici nel paese. Ma ancor più difficile sarà nei rapporti con l'estero, con i partner europei. L'UE dovrà tenere seriamente in conto di tutto ciò nell'ancora lungo processo di integrazione albanese. Che pare ora più complesso e lontano.