domenica 30 maggio 2010

Le scelte ungheresi rischiano di destabilizzare il Centro-Europa

La decisione di fine maggio della nuova maggioranza nazionalista-popolare di Budapest di concedere la cittadinanza a tutte le persone di etnia magiara residenti nei paesi limitrofi ha destato accese reazioni nelle vicine capitali, con il rischio di acuire i rapporti già non sempre facili. In particolare, forte e’ stata la protesta da parte della Slovacchia, paese con una presenza di oltre 550 mila persone interessate dal provvedimento (il 10% della popolazione del paese), che ha denunciato la decisione ungherese che «costituirebbe un attentato alla sovranità della Slovacchia e una minaccia alla sicurezza europea e internazionale», minacciando, qualora fosse concesso il passaporto agli slovacchi di etnia magiara, di privarli della cittadinanza slovacca. In tal senso, il parlamento di Bratislava ha votato una legge destinata a entrare in vigore sin dal prossimo mese di luglio. Sinora non vi sono state ancora reazioni ufficiali da parte romena, paese in cui i magiari sono più di due milioni per lo più residenti nella regione della Transilvania soprattutto grazie alla presenza, nella maggioranza del movimento magiaro UDMR, ma situazione potrebbe aggravarsi qualora le forze nazionaliste romene dovessero alzare la loro voce di protesta.


sabato 29 maggio 2010

Il voto dei cechi. Socialdemocratici vincenti ma....

Come previsto i socialdemocratici hanno vinto le elezioni nella Repubblica ceca, ma il risultato non li premia. I primi dati li collocano attorno al 22% contro il 20% del partito civico democratico, sostanzialmente al di sotto delle previsioni. Lo scetticismo con cui i cechi guardano ai partiti tradizionali emerge nei risultati dei movimenti moderati di centro, i veri vincitori del voto politico. In base ai numeri, appare persino possibile una maggioranza di centro-destra, sufficientemente stabile, poiche' anche i neocomunisti sono andati male.
Nemmeno la crisi economica e' stata quindi sufficiente a far trionfare i socialdemocratici. La loro e' una vittoria di Pirro, che probabilmente li costringera' ancora all'opposizione.

venerdì 28 maggio 2010

Forum economico BULGARIA-ITALIA

A Sofia il 7 giugno 2010 si svolgera' il Forum economico “Bulgaria-Italia: insieme per uscire dalla crisi”, orgnizzato dall'ICE con la collaborazione dei Ministeri per gli affari esteri e dello sviluppo economico.

IO partecipero' quale rappresentante INFORMEST al Panel tecnico “I protagonisti della ripresa: mezzi e strumenti per il rilancio economico, per favorire gli investimenti, l’esportazione ed il commercio”.

Budapest approva la legge sulla cittadinanza ungherese "allargata"

Il Parlamento ungherese ha approvato il 26 maggio a larghissima maggioranza la legge che concede la cittadinanza magiara anche alle persone di etnia ungherese residenti nei paesi limitrofi. Soli requisiti necessari la conoscenza della lingua e poter dimostrare le proprie origini.
Resta da vedere ora come reagiranno i paesi confinanti l'Ungheria con una forte presenza minoritaria; in particolare, la Slovacchia è già sulla via di adottare contromisure restrittive destinate a "punire" i suoi cittadini che chiederanno anche il passaporto ungherese.

lunedì 17 maggio 2010

Presentazione libro Le multinazionali del mare


Nella sala Tessitori della Sede della Regioni FVG di piazza Oberdan, venerdi' 21 maggio, alle ore 17.00, viene presentato l'ultimo libro del prof. Sergio Bologna su "Le multinazionali del mare". L'autore verra' introdotto dal prof. Vittorio Torbianelli, docente di economia dei trasporti all'Universita' di Trieste.
Ci saro'.

lunedì 10 maggio 2010

Vigilia delle elezioni a Praga. Nuovi equilibri?

Il 28 e il 29 maggio prossimi si svolgono le elezioni politiche nella Repubblica ceca. Sono ben 27 i partiti politici in lizza per i 200 seggi della Camera dei deputati, i cui candidati (oltre 5.000) verranno scelti in base a un sistema uninominale con una soglia del 5%. Uno spettro politico molto ampio, se si considera che nella legislatura uscente erano rappresentati solo cinque partiti (Partito civico democratico (ODS), Partito socialdemocratico (CSSD), Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSCM), Partito cristianodemocratico/Unione popolare (KDU-CSL) e Verdi (SZ)). L'esito appare ancora incerto: se da un lato è dato per scontato il successo socialdemocratico e del suo leader Paroubek, l'incertezza resta (ancora) legata ai futuri possibili equilbri parlamentari. Già si parla, infatti, di probabile coalizione tra i due principali contendenti (ODS e CSSD), anche se non viene nemmeno esclusa la possibilità di accordi tra socialdmocratici e neo-comunisti nel caso in cui questi due partiti conseguissero una maggioranza numericamente solida, anche se quest'ultima opzione potrebbe comportare non poche difficoltà tenuto conto delle differenze ideologiche e di indirizzo politico, con conseguenze anche sul piano internazionale essendo il KSCM un partito non riformista. Si rischierebbe di andare indirezione di quanto sta già accadendo in altri paesi dell'Europa dell'est, dove i partiti e movimenti nazionalisti e radicali di destra sono in forte ascesa se non già al potere. Pur essendo il KSCM di ideologia comunista, anch'esso persegue scelte politiche radicali, fortemente conservatrici e antieuropee se non con persino caratteristiche razziste (specie nei confronti dei rom), orientamento che potrebbe rischiare di incancrenire ulteriormente la posizione della Repubblica ceca che già in questi ultimi anni è stata condizionata dall'euroscetticismo del suo presidente Klaus e del partito ODS al potere sino all'inizio della scorsa primavera.

Disoccupazione al 10% nell'UE

Secondo i dati Eurostat pubblicati il 30 aprile scorso, a marzo il tasso medio di disoccupazione è rimasto invariato al 10% nei paesi dell'area dell'euro, un anno prima si collocava al 9,1%. Eurostat stima a fine marzo in 23,3 milioni le persone senza impiego nell'UE27, di cui 15,8 milioni nella zona euro; il dato evidenzia una leggera crescita di 123 mila rispetto al precedente mese di febbraio (UE: +101 mila). Rispetto al marzo del 2009, i disoccupati UE27 sono aumentati di 2,55 milioni, quelli dell'eurozona di 1,4 milioni. La dissocupazione più bassa è stata registrata in Olanda (4,1%) e in Austria (4,9%), quella più elevata in Lettonia (22,3%) e Spagna (19,1%).

martedì 4 maggio 2010

TITO 1980-2010


Per oltre 30 anni la Iugoslavia è stata una realtà, uno stato stabile seppur con molte contraddizioni; con la sua scomparsa si sono aperte le porte dell'inferno, oggi non ancora del tutto richiuse.

Nuovo Report della Commissione del Mar Nero

Interessante l'ampio report pubblicato da poco dalla Commissione del Mar Nero e finanziato da fondi UE; si tratta di un'analisi composta da un quadro di sviluppo economico, della sicurezza, della cooperazione regionale e della governance caratterizzanti l'ampia area attorno al Mar Nero. Una regione a noi vicina ma molto poco conosciuta, composta da diversi paesi europei e da altri che all'Europa guardano con costante attenzione, sia per ragioni storiche che economiche, che presenta dinamiche ed evoluzioni da tenere in considerazione.