sabato 30 marzo 2013

Rabbia. Provo tanta rabbia


Rabbia. Al momento provo tanta rabbia dopo le decisoni del presidente della repubblica  Napolitano. Mi sento "tradito" in qualità di elettore, esautorato dalla mia scelta nel segreto (?) dell'urna. 

Non decidere, perché la scelta di nominare i 10 saggi è, di fatto, una non-scelta, azzera tutti gli esiti delle elezioni di qualche settimana fa. Napolitano ci impone delle personalità della realtà politica e socio-economica di indubbio valore, ma è il modo in cui lo ha fatto che stride, con una totale mancanza di rispetto di tutti noi.

Egli cerca di celare la sua impotenza istituzionale, la sua incapacità di dare una soluzione  semplice al momento difficile, con una parvenza di "soluzione presidenziale", quando la vera scelta, alla luce della sua posizione rigida e conservatrice, sarebbe stata piuttosto una rinuncia anticipata alla presidenza. Anticipare la sua uscita dal Quirinale di un mese era troppo dolorosa e per lui mortificante ? 

martedì 19 marzo 2013

Intervento UE a contenere la crisi politica macedone


L'intervento della troika dell'UE (il Commissario per l'allargamento Stefan Fule, il relatore dell'EuroParlamento Richard Howitt e l'ex presidente dell'EP Jerzy Buzek) ad inizio marzo pare abbia almeno momentaneamente disattivato la crisi politica in atto in Macedonia, esplosa a fine 2012, quando un ricorso all'uso della forza all'interno dell'Assemblea nazionale macedone aveva fatto temere un colpo di stato da parte delle forze nazionaliste del VMRO-DPMNE guidate al governo da Nikola Gruevski.

Ciò avveniva in un momento delicato, in cui la crisi economica internazionale si rifletteva pesantemente sul sistema economico-produttivo macedone, e lo stesso governo veniva accusato di una gestione inefficiente del bilancio pubblico, con elevati sprechi giustificati - tra l'altro - dalla realizzazione di progetti architettonici faraonici nella capitale tesi alla rivalutazione del passato storico del paese, anche in chiave anti-ellenica.

Le forti proteste di piazza sorte da allora avevano fatto temere per un possibile aggravamento della situazione, con l'opposizione guidata dal socialista Branko Crvenkovski che invitava alla disobbedienza civica. Un momento di certo delicato, proprio mentre nella vicina Albania si rialimentavano idee legate alla "Grande Albania", con il rischio di annessione dei territori limitrofi abitati dagli albanesi.

La minaccia di boicottare le elezioni municipali previste per il 24 marzo prossimo in caso di un rifiuto anche di elezioni politiche anticipate hanno portato Bruxelles a intervenire per redimere il conflitto, anche in considerazione dell'approssimarsi della seduta del Consiglio europeo del 14 marzo in cui sarebbe stata valutata la richiesta di apertura dei negoziati per l'adesione della Macedonia all'UE (il paese è in attesa di una risposta dal 2005 a causa della disputa con la Grecia sul nome).

Grazie a Bruxelles, l'accordo tra le parti prevede nuove elezioni anticipate (entro l'estate) e un'inchiesta sui fatti di dicembre 2012, in cambio di un regolare svolgimento del voto per il rinnovo dell'amministrazione locale.

lunedì 18 marzo 2013

MPI: Diminuisce la povertà nel terzo mondo

Interessanti, seppur parziali, i dati contenuti dallo studio svolto dal Department of International Development dell'Università di Oxford nell'ambito del programma Oxford Poverty & Human Development Initiative.

Il Global multidimensional poverty, analizza l'andamento degli indici di povertà per i paesi in via di sviluppo (ma che dedica anche attenzione ai paesi europei in transizione), focalizzando l'attenzione su 104 paesi e 665 regioni sub-nazionali. I paesi sono suddivisi tra paesi a basso reddito (29), medio reddito (67) e elevato reddito (8), interessando oltre 5,4 miliardi di persone (il 78% della popolazione terrestre).

L'MPI 2013, che presenta un aggiornamento per 16 paesi e aree, osserva un miglioramento generalizzato: (...)"Most ‘top performing’ countries reduced multidimensional poverty as fast or faster than they reduced income poverty".

(...) 

"In 2013, we found that a total of 1.6 billion people are living in multidimensional poverty; more than 30% of the combined populations of the 104 countries analysed. We also found that 51% of the world’s MPI poor live in South Asia, and 29% in Sub-Saharan Africa. Most MPI poor people – 72% – live in middle-income countries".

lunedì 11 marzo 2013

Continua a contrarsi il commercio al dettaglio in Europa


Secondo i dati presentati il 5 marzo da EUROSTAT,  a gennaio di quest'anno il commercio al dettaglio si è contratto rispetto allo stesso mese del 2012 dell'1,3% nell'eurozona e del 2,7% nell'UE27, evidenziando un seppur lento rallentamento dal calo tendenziale della seconda parte dell'anno.
 Tra i paesi membri UE, il peggior risultato tendenziale mensile è stato acquisito dalla Slovenia (-7,6%), seguita da Bulgaria (-5,5%), Portogallo (-3,9%) e Danimarca (-3,7%), mentre incrementi del dato sono stati registrati in Belgio (+8,4%), Lussemburgo (+7,1%), Lettonia (+5,2%) e Francia (+3,2%).
Secondo i dati EUROSTAT, anche da un punto di vista settoriale si è avuta una contrazione generalizzata, sia per quello dei prodotti agro-alimentari (-1.5% sia nell'area-euro che nell'UE27, sempre con riferimento al mese di gennaio - dato tendenziale) che per i prodotti non alimentari (area euro -3,1%; UE27 -1,8%).

martedì 5 marzo 2013

Dalla BEI altri 60 milioni a sostegno dell'occupazione nell'UE


La BEI - Banca europea per gli investimenti, ha annunciato la decisione di aumentare del 40% i propri prestiti del nei prossimi tre anni per finanziare il superamento della crisi e contribuire al rilancio del sistema economico-produttivo europeo. A sostegno della sola crescita dell'occupazione nell'UE sono previsti ulteriori 60 milioni di euro per il periodo 2013-2015.

In tal modo, il volume annuale di finanziamento BEI è destinato a raggiungere i 70-75 miliardi di euro.

Nuovi sistemi di controllo alla frontiera di Schengen


Lo scorso 28 febbraio la Commissione europea ha presentato una proposta relativa all'introduzione di nuove misure di smart borders al fine di implementare e snellire i controlli alle frontiere dell'area Schengen per gli stranieri di paesi terzi che si recano nell'UE, come già previsto dal Programma di Stoccolma del 2009.

Le misure prevedono un programma di registrazione dei viaggiatori  (Registered Traveller Program - RTP) e di ingresso / uscita del sistema (Entry/Exit System - EES), che dovrebbero facilitare i viaggi.

La registrazione (RTP) dovrebbe avvenire attraverso l'emissione di una scheda (token), leggibile elettronicamente a gate posti alle frontiere. La lettura, che comprende anche i documenti personali, i dati biometrici (impronte digitali) ed eventuale visto, dovrebbe permettere un controllo immediato della regolarità dell'entrata.

L'EES è invece un sistema di controllo e sicurezza per impedire l'accesso o il soggiorno a persone che non ne hanno il diritto. Il database dovrebbe permettere un controllo efficace anche nel caso di assenza di documenti.

Il programma dovrebbe essere introdotto a partire dal 2015, con costi complessivi che supereranno il miliardi di euro.

Klaus accusato di alto tradimento

Accusa di alto tradimento, questa la decisione espressa dalla maggioranza del Senato ceco  (controllato dai socialdemocratici) contro il presidente Vaclav Klaus, per aver firmato un atto di amnistia lo scorso gennaio per oltre settemila carcerati che però ha azzerato anche una serie di inchieste giudiziarie in atto nei confronti di personalità ceche (politici e funzionari dello stato) accusate di corruzione e frode.
Una decisione che aveva subito destato forti proteste nell'opinione pubblica, sensibilizzata sul moltiplicarsi di casi di corruzione nella pubblica amministrazione e nella politica del paese negli ultimi anni.


La decisione è ora passata nelle mani della Corte costituzionale, che però con ogni probabilità non avrà il tempo di emettere una sentenza, vista la scadenza dell'incarico presidenziale di Klaus la prossima settimana, quando verrà sostituito dal leader socialdemocratico Milos Zeman, vincitore delle elezioni in gennaio. Tutt'al più potrebbe solo esserci, se confermate le accuse, un'ammenda e/o un divieto di partecipare alla vita politica, ma con Klaus che ha già avuto due mandati e ormai in quiescenza. Senza considerare, come scritto da Respektla possibilità che possa passare anche da "martire" della vita politica nazionale boema.

Di fatto, gli ambienti politici vicini al presidente ceco e lo stesso governo hanno interpretato questo voto della camera alta come una rivincita contro lo stesso Klaus per aver in questi anni condotto una politica ritenuta antieuropea.

Klaus, infatti, si è sempre rifiutato di ratificare le decisioni comunitarie e non ha mai voluto sottoscrivere neanche il Trattato di Lisbona.

Del resto, appena pochi giorni fa, in un discorso ufficiale alla Banca nazionale ceca Klaus aveva sferrato un rinnovato, pesante attacco all'euro e all'eurozona.

Proposta di registrazione per i viaggiatori extra-UE


Il 28 febbraio scorso la Commissione europea ha presentato una proposta relativa a nuove misure di "smart frontiers" allo scopo di implementare e rafforzare i controlli alle frontiere per gli stranieri che si recano nell'Unione.

Le misure prevedono nello specifico l'introduzione di un sistema di registrazione dei viaggiatori extra-UE (Registered Traveller Programme - RTP) in entrata e uscita dello spazio Schengen, in linea con il Programma di Stoccolma del 2010. Ai viaggiatori registrati verrà dato una sorta di scheda elettronica (token) che permetterà il passaggio presso gate automatizzati che controlleranno la corrispondenza dei documenti di identificazione, delle  letture biometrice (impronte digitali) ed eventualmente dei visti concessi, tutti dati contenuti in un singolo database (Entry/Exit System - EES).

Il programma dovrebbe vedere l'avvio nel 2015; i costi previsti per il periodo 2014-2020 ammontano a 4,6 miliardi di euro.