venerdì 25 settembre 2009

Adottate misure anti-crisi in Bulgaria

Il nuovo esecutivo guidato dal premier Bojko Borisov, in carica dallo scorso mese di luglio dopo la vittoria del suo movimento GERB alle elezioni politiche bulgare, ha adottato a settembre un ampio pacchetto di 82 misure anti-crisi a breve termine per affrontare la difficile situazione in cui si trova il paese. Si tratta di interventi mirati alla stabilità del sistema macroeconomico (difesa dell’equilibrio del bilancio pubblico nel 2009 e accelerazione dell’entrata nell’ERM2 in vista dell’adozione dell’euro, probabilmente entro il 2011-2012), all’equilibrio del sistema fiscale taglio del 15% della spesa pubblica, il mantenimento dell’aliquota IVA al 20%), al supporto delle PMI nazionali, al rilancio del settore agricolo, alla salvaguardia dell’occupazione e del welfare, alla gestione dei Fondi UE e allo sviluppo di un’economia della conoscenza e della promozione dell'innovazione. Il periodo di attuazione si estende per una durata di nove mesi, sino all’aprile 2010.
Il governo spera, in questo modo, di attenuare la grave recessione in atto nel paese, con crollo di produzione, esportazioni e consumi, che rischia di avere forti ripercussioni sul già debole tessuto del mercato del lavoro e riaccendere la dinamica della disoccupazione. Le previsioni finali per il 2009 del PIL si avvicinano alla crescita negativa del 5,9%/5,3%, con speranze di una lieve ripresa sola a partire dal 2010.

martedì 22 settembre 2009

Anche i francesi entrano in South Stream

Secondo indiscrezioni russe (non casuali), anche i francesi entrano in South Stream. Dopo essere stati penalizzati nel progetto del pipeline Nabucco per la netta opposizione della Turchia, sorta di ritorsione per la posizione di Parigi sul problema armeno (approvazione della legge sul genocidio armeno del gennaio 2001), ora è imminente la firma del memorandum d'intesa che permetterà alla Francia di acquisire una quota del 10% nella società italo-russa South Stream che realizzerà l'oleodotto destinato a portare il gas russo in Europa attraverso il Mar Nero (con una condotta sottomarina di 900 km) e i Balcani, in aperta concorrenza con il progetto sponsorizzato da Bruxelles, il Nabucco appunto. In questo modo, EDF si aggiunge all'italiana ENI quale nuovo partner europeo di Gazprom; le conseguenze per il sistema energetico francese sono indubbie, poiché con quest'impegno la Francia beneficerà di un maggiore coinvolgimento nei piani di sviluppo energetico russo, con Gaz de France Suez che acquisirà una quota nella società che realizzerà Nord Stream (la condotta sottomarina nel Mar Baltico che porterà il gas russo in Germania), mentre Total parteciperà all'estrazione di gas a Stokman, in Siberia. La decisione francese è destinata a rafforzare la credibilità del progetto South Stream, osteggiato dall'UE e, allo stesso tempo, ad indebolire il progetto Nabucco, sostenuto dall'Unione europea ma alle prese con crescenti difficoltà realizzative e di garanzia di regolari forniture di gas caucasico e centro-asiatico.

domenica 20 settembre 2009

Quale soluzione per la connessione ferroviaria Italia-Slovenia del Corridoio 5

Quante discussioni. Quanti problemi. E quante idee assurde. Il collegamento ferroviario del Corridoio 5 tra l'Italia e la Slovienia è diventato degno di una pièce teatrale di Ionesco. Persa ogni logica, ci si è intortati su di un progetto faraonico dai costi imprevedibili, che prevede un passaggio sotterraneo di circa 70 km proprio sotto Trieste, con una serie di curve che ben poco hanno a che fare con l'alta velocità. Ciò perché secondo la pubblica amministrazione locale Trieste non può perdere la sua stazione sul percorso... (come se i treni già non la saltassero - provate a viaggiare in treno da/per Trieste: un'odissea...).
Invece la soluzione è sotto gli occhi di tutti: il semplice potenziamento della linea attuale via Villa Opicina e Sesana, con costi anche ambientali contenuti.
Se poi si vuole assolutamente un percorso interamente nuovo, allora perché con creare un collegamento diretto (e più breve) attraverso Gorizia (ma gli sloveni sono sensibili all'impatto ambientale di un simile progetto), con magari una stazione di riferimento regionale come Ronchi dei legionari che faccia da fulcro, collegata con treni navetta da Trieste e Udine, non lontana dall'aeroporto e dall'Interporto di Cerviganano. Questo sì che sarebbe razionalizzare il sistema trasportistico regionale.

lunedì 14 settembre 2009

Slovenia e Croazia si parlano nuovamente

Sembra che, finalmente, dopo lunghi mesi di impasse e di reciproci screzi diplomatici, ci sia stata un'apertura al dialogo tra Lubiana e Zagabria. Un passo decisivo, poiché il governo sloveno aveva in questo modo, di fatto congelato i negoziati Ue con la Croazia (fine 2008). La causa di questa perdurante crisi tra i due paesi balcanici era stata la rivendicazione territoriale di piccole aree confinarie e l'accesso marittimo, scoppiata sin dalla nascita dei due nuovi stati post-iugoslavi. Alla soluzione della disputa ha contribuito l'intesa di azzerare le rispettive posizioni e di far ripartire le trattative con come riferimento le frontiere del giugno 1991 e ad accettare l'indicazione di Bruxelles (e specificatamente del commissario Rehn) di un arbitraggio internazionale per risolvere il problema, da svolgersi parallelamente ad una conferenza bilaterale intergovernativa sloveno-croata. Di certo, anche il recente cambio dell'esecutivo a Zagabria può avere influito sulle scelte fatte, dopo i ripetuti insuccessi dell'ex premier Sanader nei rapporti con la capitale slovena.

mercoledì 9 settembre 2009

Conferenza sui trasporti marittimi a Zagabria 10-11 settembre

Il 10 e 11 settembre si terrà a Zagabria (CRO) la 3a conferenza internazionale POWA 2009 sui porti e e le vie interne, organizzato dalla Facoltà dei Trasporti e le Scienze del Traffico di Zagabria. Il focus di quest'anno è l'intermodalità nei trasporti marittimi lungo i corridoi europei. Il sito e il programma completo lo trovate all'indirizzo http://www.fpz.hr/powa2009/indexEn.asp
La mia partecipazione è limitata al panel della presentazione del progetto Adriatic3S al quale ha partecipato la mia agenzia/area ARSI, in via di conclusione.