mercoledì 20 febbraio 2013

Dimissionario l'esecutivo a Sofia

Il governo bulgaro guidato dal premier Boiko Borisov ha ceduto, presentando stamattina le dimissioni. Le forti proteste di piazza degli ultimi giorni, che hanno provocato anche gravi scontri, conseguenza dell'incremento delle tariffe di energia elettrica, sono state determinanti, rappresentando il "colpo di grazia" per  l'esecutivo di centro-destra già in palese difficoltà su altri fronti. Non è bastato nemmeno il dimissionamento del ministro delle finanze  Diankov, avvenuto ieri, ritenuto uno dei maggiori responsabili della crisi
Come ultimo atto, Borisov ha acconsentito a revocare le licenze concesse all'ente ceco CEZ  per la gestione del sistema energetico distributivo di energia elettrica nel paese.
L'ormai ex premier ha inoltre affermato di non voler prendere in considerazione un possibile incarico per un governo di transizione allargato ad altre forze politiche bulgare, che avrebbe escluso il rischio di elezioni anticipate, ipotizzato poiché la scadenza regolare della legislatura è questo luglio.

lunedì 11 febbraio 2013

La posizione UE sui primi due anni della primavera araba


L'Unione Europea ha pubblicato un rapporto sulla situazione in Medio Oriente a due anni dall'inizio della cosiddetta primavera araba.

Il rapporto sottolinea il progresso politico raggiunto anche se vi è ancora spazio per una grande quantità di miglioramento, evidenziando però il rischio di diffusione del conflitto dalla Siria a paesi vicini con il pericolo di una propagazione all'intero Medio Oriente e oltre, indicando il caso specifico del Mali, dove si sono avute ripercussioni indirette.

Il rapporto osserva, quale prima conseguenza della caduta dei regimi arabi, la forte tensione esistente tra gruppi civili e religiosi, il persistere della discriminazione nei confronti delle donne e delle minoranze.

vengono evidenziate quattro aree di possibile supporto da parte UE: elezioni, sostegno alla società civile, supporto alla transizione economica e cooperazione regionale.

venerdì 8 febbraio 2013

Proposta di aiuto per le PMI in difficoltà finanziarie


Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione (P7 TA2013 0036) che chiede alla Commissione europea di legiferare per migliorare l'accesso delle piccole e medie imprese ai finanziamenti e prestiti bancari derivanti dai programmi comunitari, sia in termini di condizioni di credito che di informazione tra le parti. Viene inoltre suggerita l'introduzione del rimborso anticipato dei finanziamenti che aiutano alla riduzione dell'incertezza sul credito, fatto che andrebbe a contenere l'attuale vulnerabilità delle PMI su cui gravano i ritardi nei pagamenti.

giovedì 7 febbraio 2013

Serve liberalizzare la supply chain per sostenere l'economia


I risultati del nuovo Report Enabling Trade: Valuing Growth Opportunities presentato dalla Banca mondiale (WBG) la scorsa settimana in occasione degli incontri di Davos-Klosters evidenziano come un’implementazione della supply chain logistica con una riduzione solo parziale delle barriere frenanti andrebbe a impattare positivamente sulla crescita del PIL mondiale molto più efficacemente della totale rimozione delle tariffe all'importazione ora in vigore. Il Report stima il possibile valore aggiunto di almeno il 4,7% della ricchezza annua prodotta, un valore sei volte superiore rispetto alla scelta alternativa. Il sistema produttivo ne beneficerebbe in maniera concreta, con un impulso all'attività delle imprese (eliminazione delle storture legate all'inefficienza delle procedure amministrative e doganali, riduzione di tempi morti e di conseguenza diminuzione dei prezzi alla produzione) e un sostegno al mercato del lavoro (creazione di occupazione).
Il Report, che presenta una serie di casi studio settoriali, sostiene anche la necessità ddel contributo con un approccio diverso da parte delle amministrazioni nazionali, che dovrebbero meglio focalizzare le loro politiche proprio sull'eliminazione delle barriere alla distribuzione.

lunedì 4 febbraio 2013

World report 2013 dello HRW. L'Europa non è esente da critiche sul rispetto dei diritti umani


Il 31 Gennaio 2013 lo Human Rights Watch ha pubblicato il suo annuale World Report 2013 (il primo fu nel 1978) sullo stato dei diritti umani nel mondo. Il rapporto, che tocca la realtà di quasi 90 paesi del pianeta, mette in evidenza i problemi emersi nel corso degli ultimi dodici mesi alla luce dei cambiamenti avvenuti.

Nello specifico caso dei paesi membri UE, secondo quanto evidenziato dallo HRW, nel 2012 le istituzioni comunitarie e quelle nazionali non hanno pienamente rispettato i loro impegni previsti dalla Carta UE dei diritti fondamentali, denunciando un mancato rispetto dei diritti specie per quanto riguarda l'immigrazione e la discriminazione delle persone (specie per quanto riguarda i rom), un fatto aggravato dall'allargarsi della crisi economica.

Lo HRW rimprovera al Consiglio d'Europa una mancata volontà di richiamare i paesi membri al rispetto degli impegni assunti.