lunedì 27 maggio 2013

Crescente preoccupazione della comunità dell'Alta valle della Sava per l'attraversamento del South Stream

Mentre sono affondate le residue speranze del progetto energetico Nabucco, prosegue la costante pressione politica svolta da Mosca sui paesi-partner interessati dal progetto South Stream per un gasdotto dalle aree estrattive della Russia al Centro-europa sotto al Mar Nero  (anche con un crescente esborso finanziario da parte russa (vedi l'impegno per la tratta sul territorio serbo), allo scopo di contrastare l'avversione espressa dall'Unione europea per l'opera. 
Allo stesso tempo, però, stanno sorgendo alcuni problemi a livello locale, in un'area strategica confinaria, lungo il percorso che dalla Slovenia dovrebbe portare in Italia, da dove il gasdotto si dovrebbe collegare sia alla rete italiana che a quella austriaca (TAG). 

(c) Gazprom

Infatti, dopo la Valcanale e il comune di Tarvisio lo scorso anno, insorti alla pubblicazione del previsto tracciato del megaprogetto dal sito di Gazprom, ora anche la comunità della vicina valle slovena di Kranjska Gora dopo le preoccupazioni espresse in sintonia con i rappresentanti del tarvisiano ha ora decisamente iniziato a osteggiare apertamente il progetto. Le ragioni addotte sono di tipo prevalentemente ambientale, tenuto presente che il territorio in questione è interessato dal parco nazionale del Triglav (in Slovenia) un'area protetta di Natura 2000, e che l'economia  dell'area si basa principalmente sul turismo. La realizzazione di un'opera infrastrutturale come il South Stream rischierebbe quindi di avere un grave impatto con pesanti conseguenze per gli abitanti dell'Alta valle della Sava.

sabato 25 maggio 2013

Iniziativa UE per i porti

La Commissione europea ha lanciato una nuova iniziativa per migliorare le operazioni portuali e le connessioni tra 319 porti marittimi ritenuti-chiave lungo le coste d'Europa.
Le linee guida e le modifiche giuridiche proposte hanno come obiettivo creare le condizioni per una implementazione dei servizi e delle strutture a disposizione degli operatori portuali. Allo stesso tempo, la proposta di legge prevede anche una maggiore autonomia finanziaria da parte delle autorità portuali e uno snellimento degli iter burocratici.

Secondo Bruxelles, queste scelte sono importanti poiché ben il 74% delle merci che giungono/partono dall'Europa seguono la via marittima, e un quinto di esse passa attraverso i porti di Rotterdam, Amburgo e Anversa, determinando uno squilibrio dei flussi che finisce con il provocare congestione e costi aggiuntivi. Secondo la CE, le nuove proposte potrebbero permettere risparmi sino a 10 miliardi di euro sino al 2030, altresì contribuendo allo sviluppo di nuovi collegamenti marittimi.


venerdì 17 maggio 2013

Komarek Obituary



Se n'e' andato uno dei personaggi della Rivoluzione di velluto ceca. l'economista Valtr Vomarek aveva avuto ancor alla meta' degli anni '60 un momento di notorieta' contribuendo allo sviluppo economico di Cuba e instaurando una forte amicizia con Fidel Castro, per poi sparire dalla scena del paese dopo la fine della Primavera di Praga. Era riemerso nel '89, contribuendo, vicino a Dubcek, membro dell'allora Forum Civico di Havel, sostenendo le tesi riformiste social-democratiche, ma fortemente ostacolato dagli allora giovani Klaus e Dienstbier, in piena ascesa. Dopo la scissione della Cecoslovacchia nel 1993 era volontariamente uscito dalla scena politica del paese. solo negli ultimi anni aveva aderito al Partito Social-democratico ceco, divenendone nel 2011 il presidente onorario.




lunedì 6 maggio 2013

Fine della recessione in Serbia ? primi segnali positivi


Secondo le dichiarazioni del governo di Belgrado, l'economia serba sarebbe uscita dalla fase di recessione che colpiva la sua economia. In base ai dati relativi al primo trimestre del 2013, vi sarebbe stata una crescita della produzione industriale del 5,2%, sostenuta dal boom del settore automobilistico il cui valore della produzione si è triplicato nei primi tre mesi dell'anno grazie alla piena messa in funzione della FIAT di Kragujevac. Anche alti settori (tessile e chimica) hanno dato segnali di recupero. In ripresa anche le esportazioni (+22%), anch'esse sostenute dal settore automotive.
Secondo l'Ufficio di statistica serbo, dopo oltre un anno, anche il PIL è risultato in rialzo, seppur moderato, dell'1,9%.