venerdì 19 marzo 2010

Convegno sulla Piastra logistica dell'Alto Adriatico

Lunedi' mattina (ore 10.00), presso il Savoia Excelsior hotel di Trieste si svolge l'incontro organizzato da AIOM, ISTIEE e UniCredit Logistics sulla "Piastra logistica dell'Alto Adriatico. Un porto-corridoio al servizio dell'Europa". Credo sara' un'interessante occasione per sentire sugli sviluppi del progetto di ampliamento del sistema portuale triestino e nord-adriatico.
Io ci saro'

martedì 16 marzo 2010

Chi decidera' sul futuro dei Balcani?

Sembra abbia dato non poco fastidio alla diplomazia sud-est europea e a quella slovena in particolare il recente annuncio fatto dal ministro degli esteri Franco Frattini, anche a nome dell'UE, di un vertice sui Balcani che dovrebbe svolgersi a giugno a Sarajevo. E' infatti visto con un certo scetticismo l'improvvisa dinamica della diplomazia italiana ed europea, proprio nel momento in cui Lubiana, Zagabria e Belgrado riescono per la prima volta a mettere da parte i loro dissidi e a far sedere attorno a un tavolo i loro massimi rappresentanti istituzionali (incontro di Brdo di pochi giorni fa), in preparazione del vertice UE-Balcani di fine marzo, in Slovenia. La sensazione e' che Bruxelles voglia in un certo qual senso apporre una sorta di proprio "sigillo" a ogni evoluzione della situazione dell'area balcanica, mentre i diretti interessati sarebbero pronti allo sforzo di giungere a delineare una linea politica destinata a favorire una soluzione della situazione in un ambito prettamente "iugoslavo" e non anche, come prevede Frattini, con il coinvolgimento anche di Russia e Stati Uniti. Visto l'immobilismo degli ultimi anni e le pastoie dell'UE, i paesi interessati sembrano quindi intenzionati a decidere direttamente nella soluzione ai vari problemi della regione (Bosnia, Kosovo), senza comunque mettere in discussione la loro linea europeista, cio' anche per quei paesi (Croazia, Serbia) che hanno avviato il percorso che li portera' in futuro ad aderire.


mercoledì 10 marzo 2010

La visione strategica energetica si focalizza sull'area del Mar Nero

La questione energetica si fa pressante ai confini orientali dell’Europa. Il Consiglio atlantico ha dapprima organizzato a fine gennaio 2010 una tavola rotonda sull’energia nucleare nella regione sud-est europea, con particolare attenzione alla sicurezza e agli investimenti necessari per il settore, quindi, ai primi di marzo un analogo incontro ha affrontato i problemi legati al trasferimento degli idrocarburi verso il mercato europeo, e in particolare la realizzazione del gasdotto Nabucco, di forte impatto strategico poiche’ permetterebbe all’UE di ridurre la sua attuale dipendenza dalle forniture russe. Con l’occasione, il Consiglio atlantico ha lanciato un forum energetico ed economico internazionale per l’area del Mar Nero che si terra’ in autunno 2010 a Istanbul.

venerdì 5 marzo 2010

International Desk per il Sud-Est Europa a Gorizia

L'8 e il 9 marzo prossimi si svolge a Gorizia l'International Desk per il Sud-Est Europa al quale parteciperanno una decsna di delegazioni diplomatiche dai paesi dell'area interessata. Presenza del governo italiano ad alto livello (Frattini ?). Si tratta di un forum internazionale in cui si vuole fare il punto delle attivita' dell'Italia in questa regione e di definire alcuni obiettivi prioritari della nostra politica estera.
Con l'occasione sono previsti dei tavoli tecnici/tematici relativi a energia, trasporti e finanza.
IO ci saro'.

giovedì 4 marzo 2010

Moldova-Transdnistria: si riparte?

Ripartono i contatti tra la Moldova e la Transdnistria. O perlomeno, riprendono a parlarsi, dopo le aperture fatte dal nuovo esecutivo moldavo di Chisinau e la dichiarata disponibilita' della controparte secessionista. Siamo ancora lontano dal riavvio di una trattativa per la soluzione del problema, nell'ambito del processo 5+2 definito ormai diversi anni fa (con la partecipazione di attori internazionali). Allo stesso tempo, il Consiglio d'Europa ha dato il via ai negoziati per un accordo di associazione con la Moldova e ha congelato per sei mesi le misure restrittive che colpivano la leadership transdnistriana, impedendole di entrare sul territorio UE. Rinascono dunque le flebili speranze per una stabilizzazione dell'area e l'ipotesi di una riunificazione (da individuare la base istituzionale) dei due paesi, sola soluzione all'attuale stato che vede attualmente un'entita' (la Transdnistria) non riconosciuta a livello internazionale se non da Mosca.

lunedì 1 marzo 2010

La centrale nucleare bulgara si fara'

Gli investimenti sono stati sinora molto elevati e quindi bisogna proseguire; i previsti 4 miliardi sono diventati 7 e ora ne servirebbero almeno 10. Questo e' il ragionamento del governo bulgaro sulla realizzazione della seconda centrale nucleare nel paese, a Belene, sul Danubio. Ma come? con un diretto intervento dello stato e grazie a un nuovo prestito di 2 miliardi di euro concesso dalla russa Rosatom, direttamente coinvolta nel progetto con la sua tecnologia....