sabato 27 ottobre 2012

Analisi sull'adattamento del mercato del lavoro colpito dalla crisi


"Ajustement de l'emploi pendant la crise". Analisi del Centre d'analyse strategique del governo di Parigi sull'adattamento del mondo del lavoro alla crisi in atto in Europa e negli USA, con riferimento specifico al manifatturiero.
Evidenzia la sua flessibilità e capacità di adattamento, con evidenti differenze da paese e paese.

lunedì 15 ottobre 2012

Pubblicati i nuovi Report 2012 sui paesi candidati

Sul sito della DG Allargamento sono stati pubblicati i nuovi Report annuali per il 2012 sui paesi candidati. Molte parole sull'importanza dell'allargamento, sulla necessità di un'ulteriore integrazione, ma di fatto poche serie indicazioni sulle reali intenzioni nei confronti dei paesi balcanici. A parte la situazione dell'Islanda, vista come una questione poco più che formale. Viene dato il benvenuto alla Croazia, ma la decisione era già stata presa da tempo.
Per i paesi est europei, invece, sempre più prevale il condizionamento politico, una (mal)celata scelta dietro scuse legate agli standard non ancora conseguiti della rule of law, del la giustizia, della corruzione, del rispetto dei diritti civili e delle riforme dell' amministrazione e la lenta adozione di un quadro normativo che all'interno dell'UE alle volte è solo sulla carta. Il giudizio politico ormai prevale sull'assessment economico (dove si accenna soprattutto al consolidamento e alla stabilità), forse con la sola eccezione di Bosnia Erzegovina e (parzialmente)di Macedonia.




mercoledì 3 ottobre 2012

Elezioni in Montenegro. Affinché nulla cambi


Elezioni in Montenegro. Affinché nulla cambi. E' questa la sensazione alla vigilia delle prossime elezioni anticipate in Montenegro (sei mesi sulla scadenza naturale), il piccolo paese balcanico, previste per il 14 ottobre prossimo, per il rinnovo degli 81 posti dell'Assemblea nazionale.
L'Unione democratica-socialista al potere da ormai un ventennio, al cui core si colloca il Partito social-democratico montenegrino di Milo Djukanovic, pare poter confermare la sua maggioranza (gli election poll la collocano al 45%) e l'attuale premier Igor Luksic dovrebbe essere riconfermato.
La grande novit' di queste elezioni e' la comparse di una nuova componente politica, guidata dall'ex ministro degli esteri dell'allora confederazione Iugoslava e quindi ambasciatore in Italia Miodrag Lekic. Il Nuovo fronte democratico si colloca nel centro-sinistra dello schieramento e raggruppa numerosi movimenti politici dell'etnia serba (a esclusione delle forze piu' estremiste come i radicali serbi) e potrebbe diventare la seconda forza del paese (17-20% e' il risultato dei sondaggi), erodendo un'importante quota di voti proprio alle forze conservatrici e nazionaliste.

Le elezioni anticipate sono state indette dall'esecutivo nell'intento di andare incontro alle richieste di Bruxelles che minacciava conseguenze, dopo l'apertuta dei negoziati per l'adesione del Montenegro all'UE lo scorso giugno, qualora il processo di riforme rallentasse ulteriormente.