lunedì 27 luglio 2009

Le potenzialità del Mediterraneo negli scambi Est-Ovest

Nell'ultimo decennio del secolo scorso, il Mediterraneo e il suo composito sistema portuale hanno finalmente iniziato a prendere vantaggio dai radicali cambiamenti avvenuti nella economia globale. Lo spostamento del nucleo produttivo verso Est e in particolare verso l'Asia-Pacifico ha imposto una drastica espansione dei flussi commerciali via mare. In questo cambiamento, il bacino del Mediterraneo ha assunto un ruolo strategico riguardo all'azione della navigazione di linea transoceanica grazie alla sua posizione geografica e al naturale percorso di attraversamento, consentendo più brevi vie di transito da/per d'intere per i mercati dell'Est e dell'Ovest. Inoltre, il Mediterraneo è da considerarsi allo tempo stesso un terminale di rilevanti flussi di traffico da/per l'Asia orientale, se considerate le attuali dimensioni della produzione delocalizzata che il sistema produttivo europeo ha sviluppato negli ultimi anni nel continente asiatico. Non ultimo potenziale vantaggio, inoltre, la maggiore vicinanza rispetto ai terminali portuali dell'Europa del Nord.
Molti porti mediterranei hanno evidenziato forti sviluppi infrastrutturali, e le realizzazioni di progetti a lungo termine con nuove aree di stoccaggio (uno stoccaggio sempre più tecnologico e specializzato), rinnovati sistemi di connessione con il retroterra e i territori interni. Molti porti ancora hanno avviato politiche comuni di promozione e cooperazione, ed implementato relazioni con i sistemi dell'estremo Oriente. Offerte sempre più forti e convenienti sono state fatte agli operatori, con la possibilità di avviare nuove e regolari linee marittime.

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