martedì 14 luglio 2009

Le scelte energetiche europee (1)

L'Europa ha sete di energia. E' un dato incontestabile. Ma quali sono allo stato attuale le soluzioni percorribili? si ha la netta impressione che coloro che dovrebbero decidere le strategie annaspano soffocati dagli interessi nazionali, poco o scarsamente in linea con le priorita' europee. La politica energetica europea e’ ancor oggi poco piu’ di una chimera, i passi compiuti paiono quelli di una tartaruga - se confrontati con altre tematiche, e anche qualora si sia (faticosamente) giunto a un qualche accordo comune, le eventuali normative comunitarie adottate incontrano notevoli difficolta’ nella loro attuazione.

Oggettivamente, l’UE e’ fortemente dipendente dalle forniture esterne, ed ancor di piu’ lo sara’ nei prossimi anni, tenuto conto della forte crescita della domanda interna, specie di petrolio e gas naturale. Piu’ discutibile e’ la politica legata a certe strategie forse troppo vincolate alla diplomazia estera: sembra un paradosso ritenere una garanzia la dipendenza dalla fornitura di petrolio dall’area medio-orientale e una potenziale minaccia quella dal gas proveniente dalla Russia, proprio mentre si certa di coinvolgere questo paese in forme piu’ strette di cooperazione.

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