martedì 15 dicembre 2009

Sempre difficile il cammino della Turchia verso l'UE

Si complica il cammino della Turchia verso l'UE. Già irto di ostacoli e dubbi, e nonostante gli impegni assunti e anche recentemente confermati dalla leadership nell'incontro di Bruxelles di fine novembre, pare proprio che - di fatto - Ankara non faccia nulla (o quasi) per agevolarlo: mantiene la sua rigida posizione sul caso "Cipro", e mette fuorilegge il principale partito kurdo del paese, dimostrando, in quest'ultimo caso, ancora la mancanza di capacità politica di gestire il problema interno kurdo. Eppure l'UE era inizialmente disposta ad aprire le trattative su altri capitoli, quasi a scatola chiusa; ora è tutto di nuovo (quasi) fermo, poiché, pur riconoscendo alcuni progressi registrati dalla Turchia (giustizia, rapporti con i militari), vengono sollecitati ulteriori rapidi passi nel contesto dei diritti umani, della libertà di espressione e di fede.

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