sabato 12 dicembre 2009

La crisi si abbatte sul sistema pensionistico dei paesi in transizione

Crescenti preoccupazioni anche della Banca mondiale per le ripercussioni della crisi globale sul sistema pensionistico est-europeo e dei paesi in transizione (ex URSS) e le capacità di farne fronte, alla luce delle mancate riforme settoriali sinora ritardate in diversi paesi, specie quelli dell'area asiatica. L'analisi Pensions in Crisis: Europe and Central Asia Regional Policy Note, pubblicata agli inizi di dicembre, affronta l'impatto della crisi economico-finanziaria internazionale sui sistemi pensionistici, delineando le problematiche sorte e una serie di raccomandazioni ai governi nazionali, da realizzare nel medio e lungo termine. Lo studio tiene in considerazione anche le già delicate dinamiche demografiche di una regione che nel suo complesso sta invecchiando, fatto che rende ancor più complesso il problema. La preoccupazione della WB deriva dal fatto che, al di là dello shock iniziale della crisi sulle economie in transizione della regione (e il discorso tocca in special modo i paesi centro-asiatici), al quale i singoli esecutivi hanno reagito in varia misura per lo più con provvedimenti short-time di bilancio tesi a calmierare il welfare, nel medio e lungo periodo la crisi demografica assumerà un valore sempre più rilevante, al punto, secondo l'analisi della WB, da superare per gravità l'attuale crisi finanziaria.

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