mercoledì 28 agosto 2013

ICE: Fotografia negativa dell'export 2012 del FVG

Il rapporto annuale sul commercio estero dell’ICE l'Italia nell'economia internazionale 2012-2013 evidenzia la considerevole flessione dell'export del Friuli Venezia Giulia anche nel 2012; li flussi hanno evidenziato un netto calo rispetto al 2011, pari all'8,9%. Il valore è sceso a 11,5 miliardi di euro, mentre la quota sul totale delle esportazioni italiane ha raggiunto il livello minimo dell'ultimo quinquennio.

La flessione ha interessato in varia misura tutte le province a eccezione di quella di Gorizia che ha visto un seppur lieve incremento dell’export (+1%). Il capoluogo regionale Trieste ha invece evidenziato il calo più rilevante, oltre il 25%. 

Le esportazioni del FVG sono diminuite verso quasi tutte le aree geografiche con l’esclusione dell'America settentrionale e dell'Asia orientale (rispettivamente +5,1 e +3,2%), beneficiando dei flussi di prodotti siderurgici. Ridotte anche il valore delle esportazioni destinate all’UE (-4,4%), conseguenza soprattutto dell'indebolimento della domanda di Germania e Francia, due tra i primi tre mercati esteri per la regione (primo e terzo), mentre in crescita sono risultati i flussi verso alcuni altri paesi membri UE (Austria, Regno Unito, Polonia). Peggiorati anche i valori delle vendite in mercati importanti quali Russia e Cina (contrazione di circa il 30% per entrambi). 


Da un punto di vista merceologico, il Rapporto ICE sottolinea come l’andamento negativo delle esportazioni abbia interessato quasi tutti i principali comparti produttivi in cui il FVG è tradizionalmente all’avanguardia, penalizzati dal calo dei flussi verso i mercati comunitario ed asiatico: meccanica, mobile, navale/cantieristica. Incrementi sono stati registrati solo per il ramo elettrodomestici e soprattutto per i servizi (quest’ultimo ben +22,1).

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