martedì 27 agosto 2013

Indice della competitività regionale nell'UE 2013

La DG UE per le politiche regionali ha pubblicato ad agosto l'Indice di competitività regionale (ICR) 2013 (il precedente è datato 2010), per misurare le variazioni nella dimensione della competitività a livello regionale nei paesi dell'Unione europea, secondo i parametri in uso dal WEF per il suo Indice globale di competitività.

L’ICR 2013 rivela una fotografia dei punti di forza e di debolezza delle singole regioni NUTS-2 dell’UE delineando la dimensione regionale della competitività. Il quadro complessivo non si discosta di molto dalla fotografia scattata nel 2010.



Il più elevato livello di competitività appartiene alla regione di Utrecht, seguita dall'area di Londra, dallo Oxfordshire e dalla regione di Stoccolma. Ben sette delle prime dieci aree della graduatoria (tutte collocate nelle regioni settentrionali - la più meridionale è l'Ile de France) sono caratterizzate dalla presenza di grandi centri urbani e/o metropolitani. Per contro, nella parte bassa sono presenti alcune delle regioni del sud-est europeo (di Grecia, Romania, Bulgaria).



Lo studio denota da forte disparità regionale all'interno degli stati. Le regioni leader del ranking a livello nazionale sono quasi sempre anche quelle in cui si trova la capitale; fanno eccezione la Germania e l'Italia.

La Lombardia è la prima regione italiana nel ranking, ma si colloca appena al 128° posto (su 262 regioni considerate) davanti all'Emilia Romagna (141). 157° è il Friuli Venezia Giulia, dietro anche a Lazio, provincia di Trento e Liguria. Complessivamente, l'Italia si colloca al 18° posto (su 28 paesi). Nella graduatoria 2010 era decima.

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