domenica 14 luglio 2013

Accordo UE e settore industriale europeo per investire nella ricerca e innovazione

La Commissione europea (CE) e l'industria europea investiranno più di 22 miliardi di euro nei prossimi 7 anni per favorire l'innovazione nei settori che creano posti di lavoro di elevata qualità. La maggior parte degli investimenti sarà destinata a partenariati pubblico-privato nei campi dei medicinali innovativi, dell'aeronautica, delle bio-industrie, delle celle a combustibile e idrogeno e dell’elettronica.

Questi partenariati di ricerca hanno l’obiettivo di dare slancio alla competitività dell’industria dell’UE in settori che già procurano oltre 4 milioni di posti di lavoro e permetteranno di trovare soluzioni alle importanti sfide che deve affrontare la società e alle quali il mercato da solo non offre risposte abbastanza rapide, quali la riduzione delle emissioni di carbonio o lo sviluppo di antibiotici di nuova generazione. Il pacchetto propone inoltre di estendere un'iniziativa per mettere assieme investimenti in ricerca e innovazione nella gestione del traffico aereo, a sostegno del Cielo unico europeo.

Nel complesso, grazie ad investimenti per 8 miliardi di euro proposti sulla base del prossimo programma UE di ricerca e innovazione (Orizzonte 2020), saranno garantiti circa 10 miliardi di euro da parte dell'industria e quasi 4 miliardi di euro da parte degli Stati membri dell'UE.

I cinque partenariati pubblico-privato, denominati Iniziative tecnologiche congiunte (ITC) sono:

Medicinali innovativi 2 (IMI2), finalizzato allo sviluppo di vaccini, medicinali e terapie di nuova generazione, tra cui nuovi antibiotici (link alla scheda informativa); Celle a combustibile e idrogeno 2 (FCH2), finalizzato ad estendere l'uso di tecnologie pulite ed efficienti nei settori dei trasporti, dell'industria e dell'energia; Clean Sky 2 (CS2), finalizzato alla progettazione di aeromobili meno inquinanti e più silenziosi, con emissioni di CO2 notevolmente ridotte; Bio-industrie (BBI), finalizzato all'uso di risorse naturali rinnovabili e di tecnologie innovative per ottenere prodotti di consumo più ecologici; Componenti e sistemi elettronici (ECSEL), finalizzato alla promozione delle capacità di produzione dell’Europa in campo elettronico.


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