lunedì 5 marzo 2012

Putin stravince. Ma i dubbi restano

Lo Zar ha dunque conservato il suo trono; il suo potere sull'intero paese è ancora ferreo, lo sgretolamento sarà lento. Ci si appresta ora a una nuova staffetta con Medvedev.
Il suo successo elettorale era fuor di dubbio, le perplessità e i dilemmi degli esperti  di politica internazionale erano piuttosto legati alle dimensioni del risultato e alle modalità.
Alcune mie considerazioni (alla fine rivelatesi errate - ma errare humanum est) mi avevano portato a valutare la possibilità di un successo non così evidente, forse addirittura costringendo Putin al ballottaggio. Evidentemente così non è stato, anzi, il risultato emerso pone altri, nuovi dubbi. 
Infatti, una quota di preferenze che raggiunge il 65% al primo turno desta qualche perplessità,  per dimensioni, soprattutto quando si tratta di un voto nazionale (e in un paese così esteso).
Non mi riferisco solo alle numerose proteste delle opposizioni circa brogli e pressioni politiche e mediatiche non proprio democratiche effettuate nella vasta periferia della Russia, dove il controllo degli osservatori neutrali ha faticato ad arrivare (se mai c'è stato). Mi riferisco soprattutto a quel "misero" 35% che raggruppa tutte le opposizioni a Putin, dai riformisti in costante ascesa (seppur frammentati), ai neo-comunisti, agli zaristi.... possibile, così pochi ?? sarà forse vero quello che è stato paventato, che alla fine anche molti degli oppositori del regime hanno o  disertato le urne o comunque scelto di dare la loro preferenza a Putin visto quale male minore (ho qualche dubbio, sia riguardo alla scelta che al male minore....).
Resto in attesa di conferme. 

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