venerdì 27 agosto 2010

Rom "rimandati" a casa dalla Francia. Nonostante le politiche UE

Il rimpatrio dei rom romeni e bulgari è giustificato dalla loro "libera scelta", favorita da una buonauscita di 300 euro. La decisione del governo francese ha sinora interessato diverse centinaia di persone - famiglie intere, costrette loro malgrado a rientrare nel loro paese (in entrambi i casi membri UE) perché prive di regolare domicilio e reddito, ma con la prospettiva nei prossimi mesi di una nuova emigrazione, magari non più verso la Francia ma verso altri paesi comunitari. Ciò che ha colpito è stata in particolare la scelta dei governi di Bucarest e Sofia di giustificare il provvedimento francese, assumendo una posizione quasi di sottomissione dovuta forse non solo alle difficili situazioni economiche in cui si trovano entrambi i paesi ma anche evidenziando la carenze di questi governi delle necessarie politiche di integrazione per la minoranza rom, nonostante le politiche UE di inclusione sociale e di non discriminazione adottate per queste persone.

Nessun commento:

Posta un commento