giovedì 14 gennaio 2010

Il collegamento ferroviario Trieste-Divaca: ormai (quasi) diventato la barzelletta del Nord-Est

Il collegamento ferroviario Trieste-Divaca: 70 chilometri ormai diventati la barzelletta del Nord-Est. Anni di discussioni hanno portato a scarsi esiti, sia per la difficoltà tecnica della realizzazione del percorso, in larga parte sotterraneo, che per i costi che continuano a levitare. Per non parlare dell'opportunità di una simile opera faraonica. Ora il governo italiano dà la colpa alle forze di opposizione locali e agli ambientalisti (questi ultimi giustamente preoccupati) che frenerebbero la sua realizzazione, ma tralascia la posizione slovena che non reputa prioritaria questa tratta; Lubiana preferisce infatti concentrarsi sullo sviluppo del percorso ferroviario verso Capodistria (e il suo porto), e continua a guardare con favore alla direttrice ferroviaria diretta via Gorizia, quale più efficace connessione tra l'Italia e la Slovenia nell'ambito del Corridoio 5. Tutto resta legato all’ormai obsoleta pretesa dell'allora governatore Illy di un attraversamento della città di Trieste nella realizzazione del Corridoio ferroviario 5. Ma allora si pensava soprattutto all’alta velocità (cioè passeggeri) - anche se prorprio l'ipotizzata linea sotterranea evidenzierebbe proprio nella velocità un suo limite -, mentre adesso è prevalente l’attenzione per l’alta capacità (trasporto merci), legata all'interscambio commerciale continentale Ovest-Est e allo sviluppo dei porti del Nord Adriatico. E le merci non devono necessariamente andare a 300 km l’ora…

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