mercoledì 3 giugno 2009

L’Europa si sta “italianizzando”?

L’Europa si sta “italianizzando”? la politica era quasi ovunque ritenuta un’attivita’ seria e responsabile ma, mai come stavolta, molti paesi stanno seguendo il modello di casa nostra. Movimenti politici e di opinione che sorgono dal nulla, per lo piu’ di stile one-man-band, di contenuti programmatici spesso generici e di protesta a 360 gradi, fortemente antipartitici ed anti-sistema, in taluni casi fortemente euroscettici, ad elevato valore populistico, talora anche a difesa di interessi personali, i cui leader hanno spesso indubbie capacita’ di manipolare i mezzi mediatici. Accade anche che i candidati minori siano privi di esperienza politica, provenienti da svariati ambienti sociali con una preferenza per quello dello spettacolo... numerosi anche i casi di coinvolgimento di familairi e parenti prossimi. E' ormai lontana l'idea di una rappresentanza a livello europeo dal forte valore aggiunto.
Si sta realizzando una frammentazione del quadro politico europeo; i partiti tradizionali subiscono una forte erosione, non piu’ solamente da parte di formazioni minori estremistiche, ma da realta’ nuove che non hanno se non parzialmente contati con il sistema esistente. Questo fenomeno avviene con particolare dinamica nei partiti dei nuovi stati membri, dove il tessuto politico e’ piu’ recente e meno legato alle tradizioni storiche.

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