mercoledì 27 agosto 2014

Riforma costituzionale in Macedonia

Nonostante i tentativi dell'opposizione (i socialdemocratici di fatto boicottano le attività parlamentari sin dalla scorsa primavera non riconoscendo l'esito del voto delle ultime elezioni), il parlamento macedone a guida nazionalista si appresta a introdurre una serie di riforme costituzionali di rilevante impatto, sia economico che sociale.

Il voto, che prevede il primo passaggio nell'assemblea nella prossima settimana, dovrà decidere su un pacchetto di modifiche riguardante alcune tematiche e, in particolare, 
  • la trasformazione del paese in una sorta di paradiso fiscale allo scopo di attrarre investimenti esteri, nella speranza di sostenere l'economia e il mercato del lavoro nazionali;
  • l'introduzione del tetto del 60% al debito pubblico e del 3% deldeficit di bilancio sul PIL;
  • l'adozione di una legge più restrittiva che riconosca solo il matrimonio eterosessuale e che impedisca la possibilità di adozione alle coppie non eterosessuali;
  • l'esclusione del ministro di giustizia dalla Corte che nomina i giudici, in maniera tale da ridurre l'influenza della politica sul giudiziario;
  • l'introduzione di un cahier des doléances attraverso il quale i cittadini possano esprimere critiche nei confronti della pubblica amministrazione.








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