Come rileva la EIU in un report appena pubblicato, nel corso del 2020 gli investimenti diretti esteri (IDE) in Serbia hanno evidenziato un rallentamento, risultato tuttavia di gran lunga inferiore alla media regionale, e i flussi sono rimasti consistenti. I paesi dell'Unione europea si sono confermati come fonte principale, seguiti dalla Cina. La performance positiva è continuata quest'anno, con gli IDE in crescita del 20% nel primo trimestre. In relazione alle dimensioni della sua economia, la Serbia è una delle destinazioni più popolari per gli IDE in Europa e si sta affermando come hub regionale per l'industria automobilistica. I recenti sviluppi suggeriscono che la Serbia sta diversificando sempre più il suo ecosistema manifatturiero, il che potrebbe posizionarlo in maniera tale da poter rivendicare una quota maggiore di creazione di valore aggiunto nelle futureglobal supply chains.
Il mio vuole essere un contributo alle dinamiche in atto in Europa. Sviluppo, sostenibilità, rapporti EST-OVEST, integrazione, allargamento, multietnicità ... sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affrontiamo. Si tratta di farlo con logica, coerenza, per un futuro comune migliore.
venerdì 4 giugno 2021
Serbia, un potenziale attore regionale nei Balcani leader per gli investimenti esteri
lunedì 3 agosto 2020
Presentato il Rapporto ICE 2019-2020 e l'Annuario 2019 Istat-ICE sull'internazionalizzazione
E' stato presentato il 28 luglio scorso il XXXIV Rapporto ICE 2019-2020 e l'Annuario 2019 Istat-ICE sull'internazionalizzazione, di un particolare momento storico caratterizzato dall'epidemia Covid 19 - in cui l’export è destinato a costituire uno dei fattori-chiave per l'uscita dalla crisi - ma anche del cambio di guida dell'internazionalizzazione dell'Italia, la cui gestione è passata lo scorso anno dal Ministero dello Sviluppo economico (MISE) a quello degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI).
La presentazione è stata l'occasione per fare un aggiornamento delle attuali dinamiche commerciali ed economiche per l'Italia.
Dopo diversi anni di crescita, infatti, l'export è stato pesantemente condizionato nel 2020 dall'evolversi della pandemia. Da maggio si è evidenziata una ripresa, tuttavia sul futuro delle esportazioni italiane continuano a pesare le incognite legate alla crisi sanitaria. Davanti a questa situazione, il governo italiano è già intervenuto, stanziando oltre 1 miliardo di euro a favore delle imprese nel Patto per l’export, anche se il MISE è conscio che nelle prossime manovre economiche saranno necessari ulteriori fondi per sostenere l’internazionalizzazione. In tal senso esso è già intervenuto, rafforzando finanziariamente il sistema di incentivi di SIMEST a favore delle imprese italiane aiutandole a internazionalizzarsi e a ripartire e a rafforzarsi nel mondo.
Di particolare interesse i due allegati al Rapporto, il Quaderno 'E-commerce e nuove tecnologie: un traino per l'export italiano e il Quaderno 'Innovazione e finanza nel millennio della sostenibilità.
E' stato infine annunciato che entro fine agosto sarà operativo il nuovo portale unico sugli incentivi per l’export.