lunedì 27 luglio 2020

Schematizzazione del progetto BLUE KEP


Rapida schematizzazione di BLUE KEP (Knowledge Exchange Program and integration of education systems in the cross-border area), conclusosi quest'inverno, sotto la leadership di INFORMEST.

Qui sotto gli obiettivi del progetto e i risultati conseguiti alla fine dei due anni di lavori nell'organizzazione e lo svolgimento della cooperazione e mobilità tra istituti nautici e tecnici del trasporto e della logistica di docenti e insegnanti di Italia e Croazia.

(c)WG2020

Per il materiale prodotto, si veda il sito di progetto.

mercoledì 27 maggio 2020

Il rapporto Eurydice sull’insegnamento delle lingue regionali o minoritarie nelle scuole dell’Ue

Il recente rapporto della rete Eurydice L’insegnamento delle lingue regionali o minoritarie nelle scuole in Europa realizzato su commissione della DG UE per l’istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport per la seconda edizione dell’European Education Summit (https://ec.europa.eu/education/summit_en) pubblicato a settembre 2019, offre una panoramica delle lingue regionali o minoritarie parlate nell'Ue.

Nella Ue sono infatti circa 60 le lingue autoctone regionali o minoritarie riconosciute e promosse dalle autorità educative dei rispettivi paesi europei, che vanno ad aggiungersi alle 24 lingue ufficiali. In molti di questi paesi, esse hanno uno status ufficiale, sono cioè utilizzate a fini legali e amministrativi in aree specifiche del paese, accanto alla lingua ufficiale.

Il rapporto presenta alcuni esempi delle iniziative politiche e delle misure nazionali di supporto all'insegnamento delle lingue regionali o minoritarie nelle scuole, con particolare riferimento

  • all'uso delle lingue regionali o minoritarie da parte delle autorità educative di livello superiore nei documenti ufficiali dell’istruzione primaria e secondaria nelle scuole pubbliche e private (curricola nazionali o programmi di istruzione, documenti di valutazione o esami nazionali, o raccomandazioni che incoraggiano le scuole a offrire lezioni in tali lingue);
  • ad alcune politiche e misure sull'insegnamento delle lingue regionali o minoritarie in atto nei diversi sistemi educativi europei;
  • ad alcuni progetti finanziati dai programmi Erasmus+ ed Europa creativa, a sostegno dell'apprendimento delle lingue regionali o minoritarie.

Secondo Eurydice, le autorità educative svolgono un ruolo importante nella protezione e nella promozione delle lingue regionali o minoritarie. Il dato è rilevante se si considera che la maggioranza dei sistemi educativi nazionali dei 34 paesi che partecipano al programma Erasmus­+ considerati ai fini del rapporto, fanno riferimento a lingue regionali o minoritarie nei propri documenti ufficiali. Il numero di lingue, tuttavia, varia notevolmente tra i sistemi educativi nazionali, sia per i diversi impegni politici di conservazione e promozione delle lingue regionali o minoritarie, sia per il panorama linguistico specifico di ciascun paese. Senza considerare che in diversi paesi i documenti di istruzione ufficiali fanno riferimento a più lingue (in 1 paese su 6 più di dieci lingue).

Il rapporto evidenzia come l'insegnamento di queste lingue avvenga all'interno di un curricolo scolastico, che può promuovere l'insegnamento delle lingue a vari livelli. Le scuole che promuovono le lingue sfruttano i diversi background linguistici degli studenti per aumentare la consapevolezza culturale e linguistica degli studenti. Inoltre, un ulteriore fattore positivo è dato dalla promozione di un clima favorevole all'apprendimento delle lingue.

Le politiche e le misure raccolte nel presente rapporto possono essere raggruppate in diverse categorie; in alcuni paesi (la maggior parte) esse si concentrano sull'insegnamento delle lingue regionali o minoritarie nelle scuole (inclusa la storia e la cultura), in altri le lingue regionali o minoritarie sono utilizzate come lingua veicolare di insegnamento per alcune o tutte le altre materie scolastiche. Infine, in alcuni casi le lingue regionali o minoritarie sono promosse oltre il programma scolastico. Inoltre, in alcuni paesi esistono politiche specifiche a supporto dello sviluppo delle scuole con insegnamento in lingue minoritarie (come nel caso del numero minore di studenti per classe).

In tutti i casi, il rapporto evidenzia come condizione necessaria l'esistenza di leggi e finanziamenti appositi, in modo da garantire la disponibilità di risorse utili a sviluppare l'insegnamento delle lingue regionali o minoritarie. Tali risorse includono la formazione e il supporto per insegnanti di lingue regionali o minoritarie, materiali didattici pertinenti e risorse aggiuntive, quali centri culturali, siti web, mostre, ecc.

Infine, il rapporto Eurydice, evidenzia - con esempi - il ruolo rilevante dei finanziamenti attraverso i programmi europei Erasmus+ ed Europa creativa a sostegno dell'apprendimento delle lingue regionali o minoritarie, il cui impatto va a beneficio dei settori dell'istruzione scolastica, dell'istruzione e formazione professionale (VET) ma anche dell'apprendimento degli adulti, nonché dei settori culturale, creativo e audiovisivo, nonché favorendo la mobilità delle persone e i partenariati transfrontalieri e transnazionali.

 Il rapporto può essere scaricato al seguente link https://op.europa.eu/it/publication-detail/-/publication/4015d5fb-ddb6-11e9-9c4e-01aa75ed71a1


giovedì 23 gennaio 2020

Corruzione. Italia 51a per Transparency International

Secondo il ranking 2019 di Transparency International, l'Italia è 51a nel mondo con un punteggio di 53 punti su 100 nel ranking della percezione della corruzione (su un totale di 180 paesi), migliorando di due posizioni rispetto all’anno scorso, dietro a Malta, sullo stesso livello dell'Arabia saudita, del Ruanda e della Malaysia.
Le ragioni vanno individuate sopratutto nella criminalità organizzata presente nel paese che incide fortemente nella corruzione, il ruolo delle lobby e i conflitti di interesse.
I due paesi capolista (con la migliore valutazione) sono Nuova Zelanda e Danimarca. Terza la Finlandia.
Il report 2019 completo è disponibile (in inglese) all'indirizzo
https://files.transparency.org/content/download/2428/14734/file/2019_CPI_Report_EN.pdf 

giovedì 26 settembre 2019

BLUE KEP Infoday a Trieste sulla mobilità transfrontaliera




Informest ha promosso il 20 settembre scorso a Trieste un Infoday per capitalizzare i risultati del programma di mobilità internazionale applicata a istituti tecnici e a settori strategici come quello nautico/marittimo e turistico, costruito lungo i 21 mesi del progetto BLUE KEP, evidenziando punti di forza e criticità di questo percorso formativo, e fornendo nuove linee guida per tutte le fasi operative di nuovi programmi di mobilità internazionale: dall'accreditamento delle scuole alla selezione degli studenti, dal riconoscimento delle competenze acquisite (crediti formativi) nei periodi all'estero all'implementazione dell'alternanza scuola/lavoro, dalla preparazione degli insegnanti a quella degli studenti.





Il programma di mobilità ha coinvolto complessivamente 38 studenti e 12 istituti tecnici e nautici di Italia e Croazia (7 italiani e 5 croati), per un totale di 45 giornate di scambio culturale e professionale tra due diversi Paesi e sistemi scolastici. Di questi, 9 sono studenti di istituti del Friuli Venezia Giulia che si sono recati in Croazia, presso scuole di Pola, Sebenico e Spalato per un periodo di esperienza in classe e uno più lungo, della durata di un mese, presso aziende croate del settore nautico e marittimo.



I quattro istituti regionali selezionati per la partecipazione al programma sono l'ISIS Brignoli Einaudi Marconi di Gradisca (GO), l'ISIS Arturo Malignani di Udine, l'Istituto Nautico Tomaso di Savoia Duca di Genova-Luigi Galvani” di Trieste e l'ENAIP. Friuli Venezia Giulia.


Durante l'evento Informest ha presentato nel dettaglio l'attività che ha coinvolto le scuole regionali nel programma di mobilità relativamente all'hosting e alla ricezione del flusso di studenti. Gli studenti del FVG coinvolti nel programma di scambio e i loro insegnanti (tutor e accompagnatori) hanno preso parte all'agevolazione del workshop organizzata sulla base di U Lab. Circolo di coaching teorico che stimola profonde motivazioni fatte di ricordi e aspirazioni, per dare valore e riconoscimento all'esperienza di ognuno, garantendo a tutti l'opportunità di esprimersi e generare consapevolezza tra i partecipanti sul valore della propria esperienza.

Gli studenti  del FVG partecipanti alla mobilità dopo aver ricevuto l'attestato

giovedì 9 maggio 2019

SMO esempio di centro multimediale transfrontaliero per il progetto PRIMIS


Lunedì 29 aprile si è svolto a San Pietro al Natisone un incontro durante il quale ATS Projekt, partner del progetto PRIMIS (viaggio multiculturale tra Italia e Slovenia attraverso il prisma delle minoranze) ha presentato il centro multimediale SMO (Slovensko multimedialno okno – Finestra multimediale slovena), il museo interattivo di paesaggi e narrazioni degli aspetti caratterizzanti la cultura del territorio a confine tra l'Italia e la Slovenia. Il centro, finanziato dal progetto strategico JEZIKLINGUA nell’ambito della precedente programmazione Italia-Slovenia, e gestito dagli enti di riferimento della comunità slovena in Italia, è destinato a essere utilizzato come riferimento per la realizzazione dei quattro Centri multimediali previsti dal progetto PRIMIS.

Con l'occasione, è stata dedicata particolare attenzione all'uso delle tecnologie e installazioni adottate (video, database, schermi tattili, installazione musicale, archivio registrazioni, ecc.) e così come la documentazione sinora raccolta.

I quattro centri multimediali da attivare nell'ambito di PRIMIS a Trieste, nell'area del Comelico, a Capodistria e nel Comune di San Michele al Tagliamento (Bibione) creeranno un percorso multimediale museale /didattico relativo al retaggio storico, linguistico, culturale ed etnico e  andranno a costituire una rete stabile di presentazione del patrimonio culturale e linguistico delle comunità autoctone presenti sul territorio transfrontaliero, offrendo all'utente interessato un’immersione sensoriale quanto più completa sia mediante postazioni interattive multimediali che realtà immersiva o virtuale.