venerdì 11 giugno 2010

referendum costituzionale in autunno in MoldovaR

Con il sostegno del Consiglio d'Europa il governo moldavo pare abbia finalmente trovato una soluzione per risolvere la crisi costituzionale che da ormai un anno paralizza il paese. Il 3 giugno i quattro leader della coalizione di governo (Alleanza per l'Integrazione Europea ) hanno annunciato un referendum agli inizi di settembre sull'elezione diretta del presidente (modifica dell'articolo 78 della Costituzione) che dovrebbe portare a nuove elezioni già in autunno, dopo lo scioglimento del Parlamento in ottobre. Si spera così di poter risolvere la lunga crisi istituzionale e politica avviata dopo il voto della scorsa estate che aveva estromesso i neocomunisti dal potere.

giovedì 3 giugno 2010

Rapporto La Cina nel 2010. Scenari e prospettive per le imprese

In occasione della missione commerciale italiana in Cina di questi giorni, la Fondazione Italia-Cina ha messo online sul sito del CorSera il rapporto annuale 2010 del CESIF "La Cina nel 2010. SCENARI E PROSPETTIVE PER LE IMPRESE" che ci spiega le ragioni del potenziale mercato cinese, perché dovremmo investire di più in Cina, come recuperare il gap rispetto agli altri paesi occidentali, senza dimenticare i potenziali flussi cinesi di persone e merci che potrebbero interessare l'Italia (qundi non solo commercio e industria, ma anche turismo).

mercoledì 2 giugno 2010

Conferenza per i Balcani a Sarajevo

A Sarajevo si apre la Conferenza per i Balcani, meeting interministeriale al massimo livello di ministeri degli esteri dei paesi del SEE assieme a UE, USA, Russia, Turchia e Italia, quest'ultima promotrice dell'avvenimento. L'obiettivo e' di fare il punto e di rilanciare il processo di integrazione e adesione dei paesi sud-est europei. Ma il momento pare alquanto problematico, in una fase di stanca da entrambe le parti. Diversi membri UE, dopo gli allargamenti del 2004 e 2007 vedono con scetticismo il prossimo coinvolgimento dei questi paesi balcanici ritenuti ancora non pronti al passo e alle prese con molteplici problemi interni, sia di ordine politico che socio-economico con, in alcuni casi, gravi dissidi tra di loro. In questi casi, l'opinione pubblica interna sta effettuando una forte pressione, per lo piu' condizionata dalle difficolta' congiunturali e dall'ascesa delle forze nazionaliste e reazionarie. Da parte dei paesi orientali, la dimensione degli impegni da assumere nel processo di transizione legato all'adesione, le difficolta' interne incontrate negli ultimi anni, e per ultimo la crisi internazionale che ha avuto profonde ripercussioni sui loro sistemi, hanno fatto si' che si evidenziassero in primis quanto non fatto assieme alle ripetute incapacita' o reticenze.

I problemi sul tavolo sono molti, alcuni di difficile soluzione (se non, forse, in un quadro di adesione), le intenzioni ci sono ma le volonta' latitano da piu' parti. Sara' difficile ottenere dei risultati che vadano oltre a prevedibili impegni sulla carta, anche di fronte al necessario rinnovato impegno di prospettiva europea ormai sventolato come un cencio rosso davanti al toro. Con il rischio pero' che questi paesi si rendano conto di ritrovarsi nell'arena e non accettino di far la parte del toro ....

martedì 1 giugno 2010

Vertice dei presidenti balcanici. Accelerare l'integrazione UE

A Sarajevo il 29 maggio si è tenuto un "vertice a 4" dei presidenti di Croazia, Serbia, Montenegro e Bosnia Erzegovina in vista dell'incontro UE-Balcani d'inizio giugno con l'obiettivo di cercare di coordinare le loro strategie diplomatiche. Ne è emerso l'obiettivo di chiedere a Bruxelles di continuare a percepire il processo di allargamento ai Balcani come un atto globale, da accelerare nonostante la crisi internazionale in atto.
Allo stato attuale pare comunque difficile convincere tutti i paesi UE dell'opportunità di procedere quanto prima all'ultima fase di allargamento a Est... forse ce la farà nei tempi previsti solo la Croazia (con qualche mugugno ....).

domenica 30 maggio 2010

Le scelte ungheresi rischiano di destabilizzare il Centro-Europa

La decisione di fine maggio della nuova maggioranza nazionalista-popolare di Budapest di concedere la cittadinanza a tutte le persone di etnia magiara residenti nei paesi limitrofi ha destato accese reazioni nelle vicine capitali, con il rischio di acuire i rapporti già non sempre facili. In particolare, forte e’ stata la protesta da parte della Slovacchia, paese con una presenza di oltre 550 mila persone interessate dal provvedimento (il 10% della popolazione del paese), che ha denunciato la decisione ungherese che «costituirebbe un attentato alla sovranità della Slovacchia e una minaccia alla sicurezza europea e internazionale», minacciando, qualora fosse concesso il passaporto agli slovacchi di etnia magiara, di privarli della cittadinanza slovacca. In tal senso, il parlamento di Bratislava ha votato una legge destinata a entrare in vigore sin dal prossimo mese di luglio. Sinora non vi sono state ancora reazioni ufficiali da parte romena, paese in cui i magiari sono più di due milioni per lo più residenti nella regione della Transilvania soprattutto grazie alla presenza, nella maggioranza del movimento magiaro UDMR, ma situazione potrebbe aggravarsi qualora le forze nazionaliste romene dovessero alzare la loro voce di protesta.


sabato 29 maggio 2010

Il voto dei cechi. Socialdemocratici vincenti ma....

Come previsto i socialdemocratici hanno vinto le elezioni nella Repubblica ceca, ma il risultato non li premia. I primi dati li collocano attorno al 22% contro il 20% del partito civico democratico, sostanzialmente al di sotto delle previsioni. Lo scetticismo con cui i cechi guardano ai partiti tradizionali emerge nei risultati dei movimenti moderati di centro, i veri vincitori del voto politico. In base ai numeri, appare persino possibile una maggioranza di centro-destra, sufficientemente stabile, poiche' anche i neocomunisti sono andati male.
Nemmeno la crisi economica e' stata quindi sufficiente a far trionfare i socialdemocratici. La loro e' una vittoria di Pirro, che probabilmente li costringera' ancora all'opposizione.

venerdì 28 maggio 2010

Forum economico BULGARIA-ITALIA

A Sofia il 7 giugno 2010 si svolgera' il Forum economico “Bulgaria-Italia: insieme per uscire dalla crisi”, orgnizzato dall'ICE con la collaborazione dei Ministeri per gli affari esteri e dello sviluppo economico.

IO partecipero' quale rappresentante INFORMEST al Panel tecnico “I protagonisti della ripresa: mezzi e strumenti per il rilancio economico, per favorire gli investimenti, l’esportazione ed il commercio”.