lunedì 10 maggio 2010

Vigilia delle elezioni a Praga. Nuovi equilibri?

Il 28 e il 29 maggio prossimi si svolgono le elezioni politiche nella Repubblica ceca. Sono ben 27 i partiti politici in lizza per i 200 seggi della Camera dei deputati, i cui candidati (oltre 5.000) verranno scelti in base a un sistema uninominale con una soglia del 5%. Uno spettro politico molto ampio, se si considera che nella legislatura uscente erano rappresentati solo cinque partiti (Partito civico democratico (ODS), Partito socialdemocratico (CSSD), Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSCM), Partito cristianodemocratico/Unione popolare (KDU-CSL) e Verdi (SZ)). L'esito appare ancora incerto: se da un lato è dato per scontato il successo socialdemocratico e del suo leader Paroubek, l'incertezza resta (ancora) legata ai futuri possibili equilbri parlamentari. Già si parla, infatti, di probabile coalizione tra i due principali contendenti (ODS e CSSD), anche se non viene nemmeno esclusa la possibilità di accordi tra socialdmocratici e neo-comunisti nel caso in cui questi due partiti conseguissero una maggioranza numericamente solida, anche se quest'ultima opzione potrebbe comportare non poche difficoltà tenuto conto delle differenze ideologiche e di indirizzo politico, con conseguenze anche sul piano internazionale essendo il KSCM un partito non riformista. Si rischierebbe di andare indirezione di quanto sta già accadendo in altri paesi dell'Europa dell'est, dove i partiti e movimenti nazionalisti e radicali di destra sono in forte ascesa se non già al potere. Pur essendo il KSCM di ideologia comunista, anch'esso persegue scelte politiche radicali, fortemente conservatrici e antieuropee se non con persino caratteristiche razziste (specie nei confronti dei rom), orientamento che potrebbe rischiare di incancrenire ulteriormente la posizione della Repubblica ceca che già in questi ultimi anni è stata condizionata dall'euroscetticismo del suo presidente Klaus e del partito ODS al potere sino all'inizio della scorsa primavera.

Disoccupazione al 10% nell'UE

Secondo i dati Eurostat pubblicati il 30 aprile scorso, a marzo il tasso medio di disoccupazione è rimasto invariato al 10% nei paesi dell'area dell'euro, un anno prima si collocava al 9,1%. Eurostat stima a fine marzo in 23,3 milioni le persone senza impiego nell'UE27, di cui 15,8 milioni nella zona euro; il dato evidenzia una leggera crescita di 123 mila rispetto al precedente mese di febbraio (UE: +101 mila). Rispetto al marzo del 2009, i disoccupati UE27 sono aumentati di 2,55 milioni, quelli dell'eurozona di 1,4 milioni. La dissocupazione più bassa è stata registrata in Olanda (4,1%) e in Austria (4,9%), quella più elevata in Lettonia (22,3%) e Spagna (19,1%).

martedì 4 maggio 2010

TITO 1980-2010


Per oltre 30 anni la Iugoslavia è stata una realtà, uno stato stabile seppur con molte contraddizioni; con la sua scomparsa si sono aperte le porte dell'inferno, oggi non ancora del tutto richiuse.

Nuovo Report della Commissione del Mar Nero

Interessante l'ampio report pubblicato da poco dalla Commissione del Mar Nero e finanziato da fondi UE; si tratta di un'analisi composta da un quadro di sviluppo economico, della sicurezza, della cooperazione regionale e della governance caratterizzanti l'ampia area attorno al Mar Nero. Una regione a noi vicina ma molto poco conosciuta, composta da diversi paesi europei e da altri che all'Europa guardano con costante attenzione, sia per ragioni storiche che economiche, che presenta dinamiche ed evoluzioni da tenere in considerazione.

martedì 27 aprile 2010

La crisi è in via di soluzione. Eccessvo ottimismo del FMI?

"Il Comitato Monetario e finanziario internazionale del FMI ha pubblicato le conclusioni della sua 21a riunione tenutasi il 25 aprile. Il Comitato ha sottolineato come, nonostante alcuni segnali incoraggianti, la crisi economica è ancora lontana dall'essere superata. (...) Per questa ragione, il FMI appare intenzionato a predisporre nuove regole per il settore finanziario e contribuire a sostenere l'intervento straordinario deciso dai governi. Il Comitato ha comunque evidenziato che la ripresa economica è ormai avviata, con un quadro macro-economico in miglioramento (...)".
Queste sono le parole ufficiali del FMI. Ma è relamente così? siamo in grado di poter affwermare che la ripresa è ormai in atto? si tratta di un eccesso di ottimismo o il tentativo di dare un'immagine meeno fosca della situazione, una sorta di disinformacija del quadro economico mondiale?

lunedì 26 aprile 2010

L'UE aumenta i suoi finanziamenti a sostegno del Millenium Development

Il 21 aprile la Commissione europea ha adottato un piano d'azione per aumentare i contributi europei per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio (Millenium Development Goals). L'UE è il principale donatore del pianeta, ma l'anno scorso il suo contributo è leggermente diminuito. La Commissione propone ora misure che mirano ad accrescere il livello di aiuto attraverso un'accresciuta efficacia derivante da un migliore coordinamento, indirizzando gli aiuti verso finanziamenti a carattere innovativo e verso paesi e settori maggiormente bisognosi. Ha inoltre adottato una comunicazione sulla fiscalità dello sviluppo dei paesi allo scopo di favorire l'aumento delle entrate e la lotta alle frodi, in maniera tale da migliorare la loro integrazione regionale e la loro influenza nella governance internazionale.