Il mio vuole essere un contributo alle dinamiche in atto in Europa. Sviluppo, sostenibilità, rapporti EST-OVEST, integrazione, allargamento, multietnicità ... sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affrontiamo. Si tratta di farlo con logica, coerenza, per un futuro comune migliore.
martedì 15 dicembre 2009
La crisi in Moldova si aggrava in assenza di una soluzione politica.
Nulla da fare per l'elezione del nuovo presidente della repubblica moldavo. Mancano i numeri; il parlamento è spezzato in due, non vi sono le condizioni di accordo tra neocomunisti e moderati, nonostante un tacito assenso da parte di Mosca anche per l'elezione del candidato di centro, Marian Lupu. Il sistema politico-parlamentare è paralizzato; la crisi economica, a lungo sottovalutata se non persino non riconosiuta, imperversa nel paese, il sistema produttivo è al collasso (a giugno PIL -8%, con previsioni di -8,5/-8,0% per fine 2009, ben più negative di quanto originariamente previsto) e la popolazione si ritrova in condizioni sempre più difficili. Crollo dei redditi e aumento della disoccupazione. Resta solo un rapido ricorso a nuove elezioni. Ma muteranno i rapporti di forze in maniera sufficiente a garantire un minimo di stabilità?
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