lunedì 3 ottobre 2011

Ripresa economica in atto ma lenta e inferiore alle attese


Secondo quanto recentemente dichiarato durante il consueto intra-meeting annuale tra la Banca mondiale e l'FMI per il 2011 la ripresa economica nell'area dei paesi in transizione (Europa dell'Est e Asia  Centrale - ECA) è ormai in atto, anche se permarranno le difficoltà e i ritmi di crescita rimarranno molto lenti, di almeno 2 punti percentuale rispetto alle previsioni precedenti, raggiungendo nella migliore delle ipotesi una crescita percentuale di fine 2011 del 4,3%, quindi un dato molto limitato. Un trend moderato destinato a caratterizzare nei prossimi anni le regioni in via di sviluppo.
Secondo il documento della Banca mondiale, l'area ECA considerata resta fortemente legata alle dinamiche dell'Europa occidentale a seguito della sua dipendenza dall'andamento delle esportazioni verso questo mercato, dai finanziamenti e dai flussi di rimesse che provengono dall'Europa. Di conseguenza, ogni difficoltà o rallentamento dei trend dell'Europa occidentale si ripercuoteranno anche sui paesi ECA.
La ripresa, seppur lenta, è comunque in atto. Dei 30 paesi dell'area ormai la maggioranza di essi ha raggiunto i livelli del PIL del periodo pre-crisi, solo sette non ce l'hanno ancora fatta. Al recupero ha contribuito l'incremento dei prezzi delle materie prime. 
Resta tuttavia nell'intera regione il problema della disoccupazione; dopo il picchi registrati negli ultimi due anni, il calo appare rallentato (l'attuale tasso supera il 13%), ma appare allarmante nel caso della fascia giovanile.

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