La Commissione europea (CE), nell'ambito delle azioni svolte a supporto dell'implementazione del quadro ambientale legato ai trasporti, ha proposto lo scorso 17 ottobre la modifica dell'attuale legislazione sui biocarburanti allo scopo di stimolare lo sviluppo dei biocarburanti alternativi derivati da materie prime non alimentari, come i rifiuti o il foraggio.
Questi prodotti producono infatti un'emissione di gas a effetto serra di gran lunga inferiore se paragonati ai combustibili fossili tradizionali (carbone, petrolio) e hanno il vantaggio di non interferire con la catena della produzione alimentare.
Secondo la nuova proposta, l'uso di alimenti a base di biocarburanti per soddisfare il 10% di energia rinnovabile obiettivo della direttiva sulle energie rinnovabili verrà limitato al 5%, offrendo nuovi incentivi per i biocarburanti più efficienti.
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