Il presidente montenegrino Filip Vujanovic ha annunciato l'affidamento dell'incarico di costituire il nuovo esecutivo al leader del Partito democratico dei socialisti (DPS) Milo Djukanovic, uscito vincitore delle elezioni anticipate del 14 ottobre scorso. A scanso di non previsti colpi di scena, Djukanovic darà vita vita al sesto governo da lui presieduto negli ultimi vent'anni (e va aggiunto anche il periodo di presidenza della repubblica 1998-2002).
La coalizione 'Per il Montenegro europeo' guidata dallo stesso Djukanovic ha vinto le elezioni 2012, aggiudicandosi 39 degli 81 seggi parlamentari. Sono ora in fase avanzata le trattative con i rappresentanti dei partiti etnici del paese (Partito bosniaco BS, movimento albanese Forca e Iniziativa civile croata - HGI), il cui apporto dovrebbe permettere la costituzione di una coalizione di maggioranza in Parlamento con probabilmente 45 voti che gli permetterebbe di governare con una certa tranquillità il paese balcanico, evitando il rischio di un esecutivo minoritario.
I partiti etnici dovrebbero confermare il ruolo avuto già con il precedente esecutivo guidato da Igor Luksic, ottenendo, secondo alcune prime indiscrezioni, almeno un ministero senza portafoglio (assegnato al BS) e una serie di incarichi di consiglieri/viceministri, oltre alla conferma della vicepresidenza del Parlamento sempre a un rappresentante del BS. L'altro partito etnico albanese (Unione democratica) presente nel paese, che non è riuscito a riconfermare la sua presenza in Parlamento, dovrebbe beneficiare della nomina di alcuni sui rappresentanti ad alti funzionari dell'amministrazione pubblica del Montenegro.
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