Il Comitato del Consiglio d'Europa contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) ha appena pubblicato la sua relazione annuale. In essa vi è contenuta la preoccupazione per la tendenza in atto in molti paesi di una crescente intolleranza verso i gruppi più vulnerabili quali gli immigrati e le minoranze, conseguenze anche della riduzione dei bilanci di spesa sociale e delle opportunità date dal mercato del lavoro. Gli atteggiamenti xenofobi sono generalizzati e appaiono ampliate anche le discriminazioni contro la popolazione rom.
Sul piano politico, le presenti difficoltà, secondo il rapporto ECRI, hanno prodotto uno sviluppo dei partiti xenofobici e dalla forte retorica nazionalista se non addirittura apertamente razzista, andando a condizionare gli equilibri democratici di diversi paesi. Si sono anche ripetute forme di discriminazione e intolleranza religiosa.
Allo stesso tempo le politiche per l'immigrazione e l'asilo hanno registrato delle dinamiche rallentate, sia a causa di minori risorse che delle pressioni provenienti dalla piazza. Discussioni sono sorte tra gli stessi paesi dell'area Schengen, mentre in altri casi si è proceduto a un rafforzamento dei controlli di frontiera.
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