Il mio vuole essere un contributo alle dinamiche in atto in Europa. Sviluppo, sostenibilità, rapporti EST-OVEST, integrazione, allargamento, multietnicità ... sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affrontiamo. Si tratta di farlo con logica, coerenza, per un futuro comune migliore.
martedì 27 aprile 2010
La crisi è in via di soluzione. Eccessvo ottimismo del FMI?
Queste sono le parole ufficiali del FMI. Ma è relamente così? siamo in grado di poter affwermare che la ripresa è ormai in atto? si tratta di un eccesso di ottimismo o il tentativo di dare un'immagine meeno fosca della situazione, una sorta di disinformacija del quadro economico mondiale?
lunedì 26 aprile 2010
L'UE aumenta i suoi finanziamenti a sostegno del Millenium Development
venerdì 23 aprile 2010
l'ISDEE chiude definitivamente
Oggi alle 13.00 ha definitivamente chiuso la sua esistenza l’ISDEE (Istituto di studi e documentazione sull’Europa comunitaria e l’Europa orientale). Sono trascorsi ben 41 anni per questo piccolo istituto di Trieste di Corso Italia 27, durante i quali si è cercato di diffondere la conoscenza dapprima “dell’oltre Cortina di ferro”, poi delle nuove realtà post-comuniste che si andavano delineando alle nostre porte orientali. Posto in una posizione privilegiata, proprio ai margini est europei, e tuttavia penalizzato dal suo decentramento geografico dai centri politici decisionali. Per di più, al supporto finanziario regionale, indispensabile per la sua sopravvivenza in questi anni, non sempre ha fatto da contralto l’interesse delle stesse amministrazioni regionali e locali, spesso marginale e talvolta solamente se indotto, nonostante anch’esse siano state chiamate, soprattutto dopo il 1989, a svolgere un ruolo “di ponte” con le realtà dell’Europea orientale, confermando le difficoltà storiche del Sistema Italia, sia a livello nazionale che locale, di svolgere quelle attività di analisi e di intelligence sia economiche che sociali e politiche, propedeutiche allo sviluppo ottimale delle relazioni e al suo posizionamento internazionale.
Dal 1o gennaio 2008 L’ISDEE era stato assorbito da INFORMEST (Agenzia per la cooperazione economica internazionale) di Gorizia e il suo gruppo di lavoro e ricerca aveva mantenuto le sue specificità e la sua sede in Trieste quale area decentrata. Dal 1o maggio 2010 anche quest’ufficio viene chiuso e iI gruppo di ricerca, composto da un ristretto numero di persone con diverse specializzazioni scientifiche e linguistiche, viene trasferito alla sede di Gorizia e destinato a nuove attività del campo progettuale.
mercoledì 21 aprile 2010
3a Conferenza sul Danubio. Il fattore ecologico
Il 26 aprile nuovo Convegno a Gorizia sulla Piastra logistica dell'Alto Adriatico
Lunedi' 26 aprile alle ore 15.00, presso la Conference Hall del Polo universitario di Gorizia, si svolgera' il convegno "la funzione internazionale del sistema portuale del Friuli Venezia Giulia", organizzato da ISTIEE, dalla Facolta' di architettura di Trieste e dalla facolta' di giurisprudenza di Udine e Unicredit Logistics.
Si tratta di una nuova occasione per discutere del progetto di piattaforma logistica avanzata da Unicredit che, se realizzata, potrebbe trasformare radicalmente l'area orientale del Nord Adriatico e attrarre un volume consistente di merci al punto da far diventare il nuovo polo un portale a livello europeo per il Centro-Europa. Ma molti sono i dubbi, le perplessita' e i rischi di fattibilita' per un simile progetto, mentre crescono in maniera esponenziale la pressioni politiche affinche' il progetto venga allargato a tutto il Nord-Est e la concorrenza di altri terminali portuali regionali (in primis Venezia).
lunedì 12 aprile 2010
L'estrema destra in ascesa: un pericolo per l'Europa
Ci preoccupiamo molto della crescita della Lega (e facciamo bene) ma non facciamo molta attenzione a quanto stia succedendo attorno a noi. Nei paesi vicini, e in particolare nei nuovi stati membri (ma non esclusivamente, vedi la Francia, la Germania e l'Olanda), non solo la destra nelle sue varie forme e' al potere, e' questo e' il risultato di un giusto gioco democratico, ma le forze reazionarie non-democratiche (scioviniste, nazionaliste, antisemite) sono in altrettanto forte crescita (se non presentano addirittura dinamiche superiori). L'esempio e' l'ultimo voto di questo fine settimana in Ungheria. La loro espansione appare preoccupante poiche' ormai il loro peso parlamentare e sociale incide direttamente sulle politiche nazionali sociali, imponendo chiusure e forme di repressione nei confronti degli stranieri (ma anche delle minoranze interne). Un ulteriore elemento destabilizzante e' rappresentato dal loro forte anti-europeismo, nel tentativo di indebolire le istituzioni europee a favore di un ritorno dei localismi nazionali. Una pressione che, al di la' di non risolvere i pur rilevanti problemi sul piano territoriale, mina gli equilibri della nostra ancor debole UE. Ma gli organi istituzionali continuano a sottovalutare la situazione; c'e' da sperare che non se ne rendano conto troppo tardi, perche' altrimenti, invece di un'Europa allargata nel 2025 si ritroveranno solo dei cocci.
Meno nucleare sulle nostre teste...
Dunque, c’e’ stato l’accordo. A Praga firmano lo Start 2. E riducono le testate, appena 1.500 a testa. Arsenali vuoti ?? adesso mi sento veramente sicuro... soprattutto se penso a quei pochi missilotti esistenti un po' di qua e un po' di la', magari senza che nessuno lo voglia ammettere, stati canaglia (o meno) compresi. Un successo? forse, difficile dirlo. Ma allora, perche' non ridurre ulteriormente il loro numero? sarebbe stato un bell'atto di forza, magari reinvestendo poi quelle risorse nello sviluppo del nostro povero mondo malandato e pieno di magagne (e sono tenero). Qualcuno dira' che il sistema produttivo bellico e' fondamentale per l'economia di un paese (e di alcuni in particolare), ma lo sono anche altri settori (agricoltura, cultura .... l'innovazione nel suo toto). Insomma bisogna sapersi accontentare, perche' magari quei capitali potrebbero finire sullo sviluppo di altre armi. Stupendo.