Finalmente l'ha detto, quasi sia stato un atto di coraggio (intervista a Boniciolli al Piccolo di Trieste). Quando invece si sa che purtroppo da sempre la sorte del porto di Trieste e' legata alla politica locale (e non solo) e che del futuro economico/commerciale del porto interessa ben poco. Adesso e' gia' partita la lotta alla poltrona di Boniciolli. Programmi? macche'; idee nuove: quali ? ...... i soli nomi fanno crescere la preoccupazione.
Intanto la struttura portuale sprofonda nell'inutilita', sono congelati i progetti di sviluppo e ampliamento (investimenti? solo sulla carta), mentre i concorrenti corrono e gli operatori se ne vanno altrove. E anche quando, come recentemente, privati (leggi UniCredit) si affacciano con chiari propositi di intervento (e risorse pronte) sul sistema portuale triestino-monfalconese, ecco subito la mano politica che si allunga anche da Venezia (e si sa che quell'ambiente "pesa"...) per chiedere la sua parte....