Dopo il referendum per l'indipendenza in Crimea dal prevedibile risultato e le "terribili" sanzioni di UE e USA contro 21 alti funzionari russi (ma non i più importanti...) Putin si annette in maniera trionfale la Crimea e rafforza in maniera notevole la sua posizione interna grazie a una salutare spruzzata di nazionalismo slavo direttamente dalla Piazza Rossa e all'ombra del Cremlino.
Ora può sedersi al prossimo tavolo delle trattative sul futuro dell'Ucraina con il coltello dalla parte del manico, con i politici occidentali che magari ancora per un po' continueranno a usare nei suoi confronti toni alti e vuote parole.
Di sicuro la posizione di Mosca avrà il suo peso sulle scelte che verranno fatte sul futuro status dell'Ucraina, sia che esso sia federale o che si giunga alla costituzione di due stati.
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