L'ipotesi ventilata di un'uscita della Grecia dall'eurozona, ma che ormai trova riscontri nella stessa Bruxelles, rappresenterebbe una decisione sciagurata per il futuro non solo della moneta comune ma anche dell'intera Europa. Se per la Grecia si aprirebbe di fatto un baratro sul suo futuro (pensare di risolvere la crisi con un ritorno alla dracma e di ritornare alle ormai vecchie politiche di svalutazione a supporto dell'economia è perlomeno aleatorio) il sistema europeo vedrebbe sgretolarsi la sua unità e capacità di affrontare i problemi interni, con conseguente indebolimento dell'euro. Anche perché un'eventuale strappo di Atene spingerebbe ben presto anche Berlino su questa strada, insofferente per gli attuali freni allo sviluppo derivanti dalle difficoltà di altri paesi UE. Per non dire del segnale negativo dato ai nuovi membri ancora interessati ad adottare l'euro e a quei paesi est europei che sono ancora nel pieno del processi di integrazione. Un disastro; come tornare indietro di decenni, con il traballante sistema economico americano a sorridere e a godere dei nostri disastri.
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