C’e’ chi parla di azione umanitaria, chi piu’ semplicemente riconosce come questa sia per molti paesi solo una foglia di fico; di certo e’ una guerra, poiche’ l’intervento militare e’ sempre violento e comporta morti e distruzioni. Pensare a operazioni “chirurgiche” e’ non voler vedere la realta’ dei fatti. Ma fermare la violenza con la forza e’ per lo piu’ un’utopia, spesso invece ne amplifica l’azione. Certo e’ che non si puo’ rimanere a guardare il massacro delle persone (civili o meno che siano) ne’ tanto meno credere nella possibilita’ e disponibilita’ delle parti in un dialogo (tra sordi ? tra morti ?). E allora ?
Difficile anche far riferimento a quanto successo con la Serbia o piu’ recentemente con l’Iraq, dove in entrambi i casi e’ indubbiamente difficile trovare giustificazioni su quanto fatto: forse nell’ultimo il solo punto in come (con la Libia) e’ il petrolio (tanto) del sottosuolo.....
Credo che fare riferimento alle risoluzioni ONU e’ un’altra foglia di fico, forse ancora piu’ trasparente, tenuto conto della fragilita’ delle Nazioni unite nell’autonomia delle sue scelte politiche da alcune leadership nazionali, poiche’ sono magari gli stessi stati al bisogno a negare le stesse regole della giurisprudenza internazionale in altri casi invocati. Sempre di piu’ la politica e’ un’opinione (quella del “piu’ forte”), e’ la conseguenza delle necessita’ legate agli interessi economici...
Gli ambienti diplomatici internazionali hanno ritardato per giorni ogni tipo di decisione, alzando la voce ma restando immobili mentre il regime libico agiva. Hanno lasciato passare ore decisive che forse avrebbero potuto e dovuto essere utilizzate in maniera migliore e piu’ efficace, accoppiate a pressioni politiche che non ci sono (quasi) state. Guarda caso....
... e l’Italia, in tutto questo quadro, che ruolo gioca ? l’opinione pubblica assiste a un gruppo di governanti totalmente privi di obiettivi diplomatici, passivi e allineati alle scelte altrui, con solo qualche rara e triste manifestazione di alcuni guerrafondai... sono ormai anni che l’Italia ha perso ogni suo ruolo nel Sud-Est Europa. Lo si era gia’ visto ai tempi della crisi balcanica. E va sempre peggio. Peggio ancora, nel caso della Libia, si era appena siglato un accordo di partenariato (con un regime) a costi pemnalizzanti, ma non si e' stati neanche in grado di intervenire politicamente grazie a questo strumento bilaterale "preferenziale". Un altro bluff...
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