Il mio vuole essere un contributo alle dinamiche in atto in Europa. Sviluppo, sostenibilità, rapporti EST-OVEST, integrazione, allargamento, multietnicità ... sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affrontiamo. Si tratta di farlo con logica, coerenza, per un futuro comune migliore.
giovedì 31 marzo 2011
Pretendiamo dagli altri. Ma e noi ?
Si tratta di un paragrafo estrapolato da un documento comunitario di questo mese, relativo agli iter in atto dei processi di integrazione a favore dei paesi dell'area balcanica, area ancora politicamente e legalmente molto fragile - specie in alcuni casi.
Il dubbio che mi rode è che però la nostra società, dopo aver definito principi morali, etici e democratici, voglia correttamente trasmetterli anche ad altri paesi che naturalmente tendono a integrarsi ma senza riuscire pienamente a imporli all'interno della sua composita realtà. Pretendiamo dagli altri ciò che non non rispettiamo.
venerdì 25 marzo 2011
Via ai lavori per il Brennero
lunedì 21 marzo 2011
Libia: intervento umanitario ... ? e la debolezza della societa' occidentale
C’e’ chi parla di azione umanitaria, chi piu’ semplicemente riconosce come questa sia per molti paesi solo una foglia di fico; di certo e’ una guerra, poiche’ l’intervento militare e’ sempre violento e comporta morti e distruzioni. Pensare a operazioni “chirurgiche” e’ non voler vedere la realta’ dei fatti. Ma fermare la violenza con la forza e’ per lo piu’ un’utopia, spesso invece ne amplifica l’azione. Certo e’ che non si puo’ rimanere a guardare il massacro delle persone (civili o meno che siano) ne’ tanto meno credere nella possibilita’ e disponibilita’ delle parti in un dialogo (tra sordi ? tra morti ?). E allora ?
Difficile anche far riferimento a quanto successo con la Serbia o piu’ recentemente con l’Iraq, dove in entrambi i casi e’ indubbiamente difficile trovare giustificazioni su quanto fatto: forse nell’ultimo il solo punto in come (con la Libia) e’ il petrolio (tanto) del sottosuolo.....
Credo che fare riferimento alle risoluzioni ONU e’ un’altra foglia di fico, forse ancora piu’ trasparente, tenuto conto della fragilita’ delle Nazioni unite nell’autonomia delle sue scelte politiche da alcune leadership nazionali, poiche’ sono magari gli stessi stati al bisogno a negare le stesse regole della giurisprudenza internazionale in altri casi invocati. Sempre di piu’ la politica e’ un’opinione (quella del “piu’ forte”), e’ la conseguenza delle necessita’ legate agli interessi economici...
Gli ambienti diplomatici internazionali hanno ritardato per giorni ogni tipo di decisione, alzando la voce ma restando immobili mentre il regime libico agiva. Hanno lasciato passare ore decisive che forse avrebbero potuto e dovuto essere utilizzate in maniera migliore e piu’ efficace, accoppiate a pressioni politiche che non ci sono (quasi) state. Guarda caso....
... e l’Italia, in tutto questo quadro, che ruolo gioca ? l’opinione pubblica assiste a un gruppo di governanti totalmente privi di obiettivi diplomatici, passivi e allineati alle scelte altrui, con solo qualche rara e triste manifestazione di alcuni guerrafondai... sono ormai anni che l’Italia ha perso ogni suo ruolo nel Sud-Est Europa. Lo si era gia’ visto ai tempi della crisi balcanica. E va sempre peggio. Peggio ancora, nel caso della Libia, si era appena siglato un accordo di partenariato (con un regime) a costi pemnalizzanti, ma non si e' stati neanche in grado di intervenire politicamente grazie a questo strumento bilaterale "preferenziale". Un altro bluff...