A Bruxelles la Commissione europea ha presentato martedì scorso la nuova strategia per i Balcani occidentali, un piano d'azione a medio termine il cui fine è l'allargamento a tutti i paesi del sud-est Europa ancora ai margini dell'UE, quale atto di rafforzamento dell'UE nei prossimi anni.
In esso vengono indicate le priorità individuate, riguardanti una cooperazione rafforzata, la necessità di riforme fondamentali e un miglioramento delle relazioni, quali punti chiave per una prospettiva di allargamento credibile.
Nello specifico, sono delineate sei "iniziative cardine" da attuarsi entro in 2020:
- rafforzamento della rule of law
- rafforzamento degli strumenti di sicurezza e migrazione
- supporto allo sviluppo socio-economico
- miglioramento delle connessioni trasporti & energia
- roadmap per un'agenda digitale
- supporto alla riconciliazione e miglioramento dei rapporti di vicinanza.
A questo scopo Bruxelles intende aumentare i finanziamenti messi a disposizione nell'ambito IPA.
La strategia punta a accelerare l'iter dei negoziati già in corso con Montenegro e Serbia (che potrebbero aderire all'UE nel 2025), e di favorire l'avvio con gli altri paesi dell'area (Kosovo incluso).